QUI INTER - Simone Inzaghi in conferenza: "Domani grande partita, dovremo far bene i duelli individuali. Juve ottima squadra, me l'aspettavo così vicina in classifica. Cuadrado e Sanchez? Da valutare oggi"

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha presentato in conferenza stampa il big match di domani sera allo Stadium contro la Juventus, affrontando diversi temi: "Domani sarà una grande partita, in uno stadio pieno: prima contro seconda, sappiamo tutti che significato ha Juve-Inter e sarà una gara importante per entrambe le squadre. Stanno facendo punti entrambe, hanno moduli simili e dovremo fare bene i duelli individuali.
Se mi aspettavo la Juve così vicina in classifica? Assolutamente sì, chiaramente la Juventus ha un allenatore come Allegri ed è un'ottima squadra. Vuole sempre vincere, come l'Inter del resto: ha grandissime ambizioni e quest'anno ha più tempo per preparare le partite, sappiamo tutti che è un grandissimo vantaggio. Noi non ci nascondiamo, ci assumiamo le nostre responsabilità ed è uno stimolo per migliorarci ogni giorno. Ci sono dei momenti in cui dicono che la squadra da battere è l'Inter e altri in cui dicono che ci siamo indeboliti, ma dipende sempre dai risultati.
Cuadrado in campo con la Juve? Non ci saranno Bastoni e Pavard, Cuadrado e Sanchez sono da valutare oggi. Sanchez è rientrato ieri dalla Nazionale con una leggera distorsione alla caviglia: ieri non ha fatto allenamento, mentre Cuadrado ha fatto ieri primo allenamento completo. È un grandissimo giocatore, che finora ha avuto un problema al tendine mai avuto in carriera. Ci ha penalizzati, valuteremo dopo l'allenamento di oggi.
Quanto conta far bene domani? Tantissimo, ma non considero quella di domani una partita decisiva. Sarà importante, ma sappiamo tutti che domani si arriva a un terzo del campionato: ci saranno tantissime partite dopo e sappiamo tutti cosa significa Juve-Inter. Noi cercheremo di fare il nostro calcio, sappiamo di avere di fronte una squadra compatta, che si difende molto bene, che ha tanti campioni e che può risolvere la partita da un momento all'altro. Dovremo avere tantissima concentrazione nei 90 minuti, sappiamo quanto è difficile affrontare la Juventus.
Contro Allegri meglio in coppa che in campionato? Sono tutte partite particolari: con la Juventus negli ultimi anni abbiamo vinto tanto, soprattutto le finali di due anni fa e la semifinale dell'anno scorso, che ci ha portato a vincere un trofeo. In campionato l'anno scorso abbiamo rimediato due sconfitte, diverse tra di loro: a Torino in campionato il primo tempo la mia Inter fece un'ottima partita, dove non riuscimmo a concretizzare occasioni importanti. Poi nel secondo tempo abbiamo perso distanze e concentrazioni: ci abbiamo lavorato in questi pochi giorni, ne abbiamo avuti pochi noi come loro.
Se firmo per il pari? No, non si firma mai per il pareggio, se non in una gara di ritorno dopo aver vinto l'andata. Noi andremo lì consci delle difficoltà che ci saranno e del percorso che abbiamo fatto in trasferta. Sappiamo che da qui al 23 dicembre avremo otto partite: le prossime quattro in campionato saranno contro le prime tre dello scorso anno, tra l'altro tutte e tre in trasferta, con in mezzo due partite di Champions molto impegnative.
Come stanno gli azzurri e Lautaro dopo la nazionale? Li ho trovati abbastanza bene, diciamo che si torna stanchi, ma non è un fatto di impegno fisico e minutaggio: sono provati mentalmente, dal giocare sfide da dentro o fuori. Li ho trovati bene, contenti del passaggio, purtroppo senza Bastoni. Lautaro è contento, è tornato con una vittoria, come Sommer e Thuram. Un po' meno bene mentalmente Sanchez e Carlos, perché hanno perso ma non era un dentro o fuori.
Se mi aspetto Locatelli in campo e Rabiot su Barella nella Juve? Non so cosa succederà, lo chiederete ad Allegri.
Allegri si nasconde per lo scudetto? Io rischio di diventare ripetitivo, non partecipo a griglie e non nascondo l'ambizione che ha l'Inter. Sappiamo che sarà un percorso lungo: noi dobbiamo guardare la prossima, senza guardare più in là. Noi speriamo di fare più partite possibili, come è stato negli ultimi anni.
Inter miglior squadra della Serie A? Non sta a me giudicare. Ci sono dei commenti, a volte buoni e altre meno buoni, spesso influenzati dalla partita che si andrà a fare. Stiamo lavorando bene, dagli attaccanti alla difesa: siamo quasi a un terzo della stagione e stiamo dando grande solidità.
I miglioramenti di Calhanoglu? Sta avendo un grandissimo percorso. La prima volta che l'ho visto giocare davvero e ho pensato quanto fosse forte era in un 4-2-3-1 nel Milan, io allenavo la Lazio e lui faceva l'esterno d'attacco. Mi fece pensare che era tanto forte, poi negli anni lo abbiamo preso per fare la mezzala: l'anno scorso c'è stata queste esigenza e lo abbiamo provato da regista. A parere mio ci poteva giocare, lo ha fatto per un periodo prolungato e mi ha dato tantissime certezze: gli piace tantissimo giocare lì.
Previsioni sulla gara di domani? fare delle previsioni su come sarà la partita non è sempre semplicissimo: ci saranno momenti in cui l'Inter dovrà essere più aggressiva e altri in cui dovrà soffrire. Ho chiesto grandissima attenzione, perché giochiamo contro una squadra che ha giocatori forti fisicamente e tecnicamente".