D'AVERSA a Dazn: "Deviazione Rabiot lampante e si può valutare fallo di mano, ma non voglio alibi. Fatta ottima partita, la Juve lotterà fino alla fine per lo Scudetto"

26.09.2023 23:31 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
D'AVERSA a Dazn: "Deviazione Rabiot lampante e si può valutare fallo di mano, ma non voglio alibi. Fatta ottima partita, la Juve lotterà fino alla fine per lo Scudetto"
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L'allenatore del Lecce Roberto D'Aversa ha parlato ai microfoni di DAZN  dopo la sconfitta in casa della Juventus: "Resta il rammarico per la deviazione lampante di Rabiot sul calcio d'angolo, non deve intervenire sempre il VAR. Si può valutare anche se c'è un fallo di mano di Rugani. Credo che delle valutazioni siano state sbagliate, detto questo non abbiamo perso per gli episodi arbitrali. Nei miei giocatori c'è correttezza, sicuramente Kaba non voleva simulare, questo è evidente. Perdiamo un giocatore importante per questi due gialli, si può vedere meglio a volte ma guardiamo avanti, non mi va di creare alibi ai miei giocatori. La partita è stata equilibrata, potevamo pareggiarla, si è fatto poco in attacco ma sul piano difensivo abbiamo concesso poco".

Potevate fare meglio qualcosa?
"Nel primo tempo abbiamo fatto una ottima fase difensiva, concedendo poco. Potevamo fare meglio quando avevamo la palla, spesso e volentieri abbiamo forzato le giocate concedendo contropiedi. Sicuramente si poteva fare meglio, al di là degli episodi favorevoli o sfavorevoli".

Ramadani ha le chiavi di questo Lecce?
"Il mio rammarico è per il risultato, non si vorrebbe mai perdere. La squadra ha fatto una ottima partita perché giocavamo contro la Juventus che credo lotterà fino alla fine per lo scudetto non avendo le coppe. Abbiamo giocato con personalità, anche se potevamo essere più puliti quando avevamo il possesso".

Vi è mancato un pizzico di incoscienza?
"Sì, anche un po' di qualità. Banda è un giocatore importante, ci serviva contro una squadra che si difende molto bene. Venivano da una sconfitta e non era facile per loro ma sapevamo che sarebbero partiti forte e che il risultato doveva arrivare per merito nostro e non per demerito loro".