J Women, GAMA: "Ho deciso di ritirarmi prima dell'infortunio. La Juve ti fa realizzare i tuoi sogni"

Sara Gama ha parlato al format Small Talk, esprimendo le sensazioni dopo il ritiro: "Mi sento bene, è una decisione che presi a suo tempo diversi mesi fa, anche prima dell'infortunio di quest'anno che ha guastato un po' la stagione. E' più l'annuncio per gli altri, per me era solamente dirlo al mondo. Il periodo più difficile era quando l'ho maturata questa decisione. Ma quando l'ho presa, è un sollievo, visto che ne posso parlare liberamente".
Ancora Gama: "Trieste fa sempre base, ci torno sempre, ma purtroppo poco anche perché il viaggio da Torino è lungo. Quando arrivi là, ti accoglie il mare ed è bello. Sui miei inizi posso dire che mi trovavo benissimo a Trieste, ho fatto tantissime attività anche sportive, sono molto contenta per il percorso. All'università ho studiato a Udine, dove giocavo. Lì si vive bene, trascorrevi d'estate tre mesi lunghi e belli. Prendevi il bus per andare al mare. Trieste è bellissima, sopra c'è il carso. Tanto mare e tanti amici. Ma lì non c'era il calcio che volevo fare io, altrimenti sarei rimasta là. Trieste è casa, la amo sempre. I triestini vanno al mare in varie zone".
SULLA JUVE: "E' un club che ti permette di realizzare i sogni che ciascuno di noi ha fin da bambino. Quando nel 2017 la Juventus è entrata, ha creato un'onda davvero importante sul piano dell'attenzione al movimento. Ci sono stati investimenti per pubblicizzare il prodotto, la Juve è tradizione e innovazione. Momenti top? Lo Scudetto di quest'anno lo metto al terzo posto, era un po' che non riuscivamo a vincere, è stata una soddisfazione enorme. Al quinto posto il mio gol in semi-rovesciata. Al quarto metto i nostri occhi quando siamo arrivate a fare le visite mediche. Poi secondo metto i 40mila tifosi dello Stadium prima del Mondiale a Juve-Fiorentina. Al primo posto ovviamente il primo Scudetto".
Sul calcio femminile: "Serve il giusto tempo per far crescere il prodotto. C'è ancora tanto da investire".
Compagne attente al gusto? Dico Girelli e Cantore, a loro piace lo stellato. Cantore mi ha portato ad assaggiare il suo vino preferito quando ha giocato a San Gimignano".
Messaggio alla piccola me? Sono nata centrocampista esterno, ero un terzino di spinta, diventata centrale. Continua a divertirti e a seguire la tua passione", direi questo, ha aggiunto".
Squadra a cinque? Bonansea, Girelli, Rosucci, Cantore e Boattin. Lei ha fatto la sua parte in cose fuori dal campo, ha tenuto alti alcuni striscioni importanti, come tutte loro".