Sarebbe bello capire chi sarà il prossimo allenatore, invece di giocare su più piani. Tutto bello Comolli, ma qui si vince e non conta solo partecipare

10.06.2025 00:10 di  Andrea Losapio   vedi letture
Sarebbe bello capire chi sarà il prossimo allenatore, invece di giocare su più piani. Tutto bello Comolli, ma qui si vince e non conta solo partecipare
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© foto di Lorenzo Di Benedetto

Igor Tudor, Luciano Spalletti, un terzo non pervenuto. È quasi paradossale pensare che la Juventus, al 9 di giugno, non abbia l'allenatore che sarà il titolare della prossima stagione. Perché se è vero che il croato ha fatto benino ed è stato riconfermato per il Mondiale per Club, dall'altro la sensazione - e la certezza - è che se dovesse essere libero un profilo di alto livello ci sarà un eventuale cambio anche in corsa, a meno di una figura straordinaria negli Stati Uniti.

La Juventus sta giocando su più piani, invece di uscire allo scoperto. Vive alla giornata, spera che tutto vada bene. E se non succederà, ecco che ci sarà un'altra possibilità, che sia di Comolli o di Chiellini: il primo ha firmato un contratto di più anni, il secondo deve dimostrare subiito e non ha altre chance, neppure se è un ex Juve. Quindi il solito motto che Motta - scusate il gioco di parole - non ha capito... Ritornerà prepotente. Alla Juventus si vince e non si partecipa, almeno in Italia. Lo Scudetto non è il minimo indispensabile ma, nel frattempo, sono cinque anni che non arriva. Dal 2006 - Calciopoli - al 2011 era passato un lustro, al netto delle scelte della Giustizia Sportiva. Ora siamo già oltre...

Spalletti o Tudor? Tudor o Spalletti? Qualcuno ci dica qual è il progetto che va oltre il mese di giugno. Tudor non è juventino così, è juventino così, per usare una scena di un famoso film. Non basta per essere un buon allenatore, ma non può avere una chance? D'altro canto senza di lui ci sarebbe una rivoluzione più profonda, anche nei giocatori.