L'IMBOSCATA - Juve, chiesto centrocampista di "garra" all'Atletico Madrid. Depistaggio N'Zonzi? Individuate chiavi per "Berna". Donnarumma e una precisazione sui portieri. Tare, Biglia e Keita: vi sveliamo telefonata. Su Pecoraro e Digos...

FINALMENTE, MAX
Dopo una settimana, finalmente Max Allegri ha parlato. Ha confessato fragilità (“Dopo Cardiff, ho pensato di mollare“) e propositi di rivincita. Ha – giustamente – difeso la stagione straordinaria della sua Juventus, arrivata ad un soffio dal “triplete“ ma determinata a riprendere la marcia più affamata e cattiva di prima. Ha rivelato che “Pjanic e Mandzukic erano fortemente acciaccati al rientro in campo dopo l'intervallo a Cardiff“. E che “Il Real ha capito subito le difficoltà della Juve e l'ha azzannata“. Non ha detto nulla sui presunti “scazzi“ avvenuti nello spogliatoio dopo il primo tempo tra alcuni elementi della rosa. “Dovremo giocare meglio“ ha spiegato l'allenatore della Juventus che con un rinnovo fino al 2020 ha avuto la fiducia incondizionata della società.
Ha chiosato Allegri che “sarà più dura rispetto alla passata stagione, perché Napoli e Inter si attrezzeranno in modo adeguato per il campionato. Sarà durissima in Champions dove ci saranno le inglesi, oltre ai soliti noti“ .
Ha anche parlato di mercato. Ha chiesto attaccanti, Max. Ha detto che la difesa “è a posto così“. Ha rivelato che Douglas Costa “gli piace“ . Che “Schick prima vuole allenarlo per capire come impiegare le sue qualità, non usuali“. Ma anche che “Z'Nonzi non è un giocatore che ha richiesto“. Infine ha esortato prima ancora che il ritiro inizi a pensare al primo impegno stagionale “La Supercoppa Italiana in programma per fine agosto“.
La truppa ci pensi. L'ultima affrontata in modo spensierato a Doha, finì malamente ai rigori, con il Milan esultante e Max Allegri colto dal solito telefonino nel dire alla sua dirigenza “li prenderei tutti a calci in culo“ . Tradotto: un Allegri che si sta avvicinando molto a quell'Antonio Conte che dopo una sconfitta, convocava tutti alle 8 del mattino sul campo di allenamento ed elargiva fino a tre sessioni di “ripetute“. In sintesi: una sessantina di scatti sui venti metri senza soluzione di continuità.
MERCATO: IL PUNTO
Queste le considerazioni di un uomo saggio, consapevole che gli impegni della prossima stagione saranno tanti. E che l'asticella delle difficoltà si alzerà. Vincere non è facile. E chi parla di un campionato italiano che “non allena” non ha idea di quanto sia difficile al limite del non replicabile, vincere sei scudetti di fila .
La Juve sul mercato si sta muovendo. Vediamo come.
AFFARI FATTI: Schick, Betancur, Orsolini, Favilli ( rientrato alla base dopo una operazione che ha coinvolto Ascoli e Livorno) direi anche Szczesny: sul portiere ex Roma di proprietà dell'Arsenal si è esposto nei giorni scorsi Gigi Buffon. Anche se Alfredo Pedulla ha rivelato di un inserimento di Walter Sabatini che avrebbe offerto più cash all'Arsenal, proprietaria del suo cartellino e allo stesso giocatore.
AFFARI IN FIERI: N'Zonzi, Douglas Costa, Bernadeschi, Keita, Koulibaly Can, Koke, Biglia, Verratti, Iniesta, De Sciglio . Questi sono i nomi che circolano, quelli più gettonati. Non è detto che questi affari abbiano solide gambe. Alcuni sono solo suggestioni.
POSSIBILI CESSIONI: Lemina, Cuadrado, Asamoah, Lichsteiner, Neto, Rincon (Sturaro?).
POSSIBILI PRESTITI: Mandragora, Mattiello, Cassata, Ganz, Cerri, Clemenza, Muratore, Kean, Audero, Mattheus, Vitale
LA VERITA' E' CHE …....
Queste liste, ovviamente, abbisognano di spiegazioni.
Partiamo dagli esterni d'attacco. Allegri è intenzionato a giocare con il modulo che gli ha consentito di vincere Campionato, Coppa Italia e di arrivare in finale di Champions. Averla persa seccamente, ha riproposto l'annosa questione dell'allergia della Juve a questa competizione nel suo atto conclusivo. I numeri sono impietosi: 9 finali disputate nella sua storia: 2 vinte , 7 perse. Due negli ultimi tre anni. E poco consola il fatto che arrivarci è già una grande impresa. Bisogna vincerle le competizioni. Perché solo le vittorie restano nell'albo d'oro . Allegri ha individuato negli esterni il settore da potenziare. La soluzione con Barzagli basso e Alves alto a destra è stata estemporanea e dettata dalle condizioni fisiche di alcuni giocatori.
Con il 4-2-3-1, il gioco non passa dai centrali di centrocampo ma dai trequartisti. Tre giocatori che non diano punti di riferimento, dietro alla punta centrale . Higuain e Dybala sono intoccabili. Ma con nuovi esterni, Mandzukic potrebbe entrare nelle rotazioni da centravanti e da esterno di sinistra.
DOUGLAS COSTA E BERNADESCHI
Si cerca Douglas Costa: è veloce, ha dribbling, segna con parsimonia e non ha grande attitudine per gli assists. Ma crossa bene, crossa rientrare: il tipo di movimento che mette in ritmo Higuain.
Ma visto che Cuadrado è stato messo in lista di cessione (benché sovente determinante in alcune gare, Cuadrado ha mostrato i suoi limiti in una disposizione tattica che prevede velocità di corsa, ma soprattutto di pensiero per le due ali) e che Pjaca (che Allegri stima tantissimo) prima di un anno (come era accaduto a Marchisio) non tornerà disponibile, gli esterni da prendere sono due .
Douglas Costa costa 50 milioni e pretende un ingaggio da top player. Ha 27 anni e non sembra un giocatore con margini di miglioramento . Per lui stravedeva Guardiola e anche Allegri ne ha grande considerazione. Si può fare? Si può. Ancelotti lo vede poco e i rapporti tra Juventus e Bayern Monaco sono ottimi. Un accordo lo troveranno.
Il secondo è Federico Bernadeschi. Esterno, volendo trequartista, io reputo in futuro, mezz'ala. Tecnica, corsa, fisico, tiro: ha solo 23 anni. Costa 50 milioni. Contratto fino al 2019, ma il giocatore finora non ha rinnovato. I Della Valle non vorrebbero venderlo alla Juventus. Perché Firenze “odia“ la Juventus. E per quale motivo, Firenze “odia“ Perché ai tempi nei quali Berta filava, la Fiorentina avrebbe subito un torto (dalla Juventus, ovviamente) che le avrebbe precluso la conquista di uno scudetto. Vicenda che ogni mese puntualmente il grande Zeffirelli ricordava con il suo insuperabili stile rinascimental-barocco .
Direi che siamo al ridicolo. Bernadeschi ha ribadito che onorerà il contratto. Ma nel caso la Fiorentina dovesse metterlo in vendita, sarà lui a decidere dove andare. Non ha fatto , Bernadeschi, il nome della Juventus, ma i rapporti che il talento di Carrara ha con Gigi Buffon sono tali da far ritenere che la sua scelta possa essere orientata per Torino. Sotto traccia il procuratore Bozzo sta lavorando. Risulta che la Fiorentina sarebbe interessata all'esterno Lirola di proprietà della Juventus e in prestito ancora per una stagione al Sassuolo. E che anche i nomi di Rincon e Sturaro sarebbero tra quelli che la Fiorentina gradirebbe se la trattativa con la Juventus decollerà. Giocatori validi e dall'ingaggio contenuto. Ci sono altre società su Bernadeschi: inglesi, iberiche, oltre all'immancabile Inter.
E poi c'è Keita. Che non rinnova, che scade nel 2018, che Lotito minaccia di sbattere nella Vergine di Norimberga, ma che neppure sotto tortura accetterà una destinazione diversa da quella della Juventus. Keità può agire da esterno ma anche da seconda punta. E' veloce, solido, segna. Lotito dovrà probabilmente rassegnarsi a cederlo ad una cifra ragionevole o in alternativa, perderlo a zero .
Ma attenzione: gli affari si fanno anche in prospettiva. E la Juventus ha un giocatore destinato a fare grandi cose come ha dimostrato al Mondiale Under 20. Orsolini andrà un anno in prestito, forse a Bologna, ma la prossima stagione rientrerà alla base. E allora l'affollamento sulle ali (con Pjaca) potrebbe essere eccessivo. Diciamo che tra Costa, Bernadeschi e Keita, due dovrebbero arrivare. La mia preferanza? E' nota: Bernadeschi tutta la vita .
Mi dicono, comunque, sia arrivata una telefonata a Tare di questo tono: “ Ma come mai Biglia non è ancora un giocatore del Milan?“ . Risposta: “Non hanno i soldi che chiediamo“ . Controreplica: “ E se facessimo un pacchetto unico tra Biglia e Keita?“. Contro-contro-replica: “Devo sentire Claudio“. Attenzione: ho rivelato la telefonata. Non ho scritto la parola Juventus, né prima, né all'interno del virgolettato. Claro ?
N'ZONZI: UN DEPISTAGGIO ?
Capitolo centrocampo. Più passa il tempo e più mi sto convincendo che la pista N'Zonzi sia uno specchietto per le allodole. E non solo perché il giocatore – pur buono – non è di grandissimo livello. E non solo perché veleggia per i 29 anni. Non solo perché costa 40 milioni, là dove sei mesi fa ne costava 30. N'Zonzi forse è un depistaggio perché Allegri ha rivelato che “non ha chiesto quel giocatore“. Quindi? Quindi verosimilmente per il centrocampo dove entrerà Bentancur e uscirà certamente Lemina, l'obiettivo è un altro. Non Verratti (a meno di ribaltoni) che l'emiro di Parigi non vuole cedere, che ha un contratto fino al 2021 e sul quale è forte il Barcellona . Non Goretzka (purtroppo) che il Bayern ha bloccato per la prossima stagione e al quale io fossi Marotta , proporrei una formula simile a quella realizzata per Morata. Non Renato Sanches (per ora?) che a Monaco di Baviera avrà la concorrenza del neo bavarese Tolisso. Forse Can, il tedesco- turco del Liverpool che scade nel 2018. Iniesta? Per favore: i sogni muoiono all'alba e quelli di mercato anche nel pomeriggio. Ma dovesse Verratti andare a Barcellona: a volte i sogni si realizzano.
Ho scoperto che la Juve ha chiesto all'Atletico ,Koke. Che gioca centrale di centrocampo. Ma alla bisogna anche esterno e persino trequartista . Koke è un uomo di “garra”, classe 1992, fedelissimo del Cholo Simeone. Dovesse essere lui la “pista segreta“ della Juve, beh i complottisti potrebbero ricamarci sopra per mesi. Perché nel 2018 scade il contratto che lega il “cazzuto“ allenatore dei colchoneros all'Atletico. E in matematica di solito due più due fa quattro. In matematica: nel calcio può fare tre, ma a volte anche cinqu . Comunque da Madrid avrebbero risposto. “ Non si muove “ .
SOLO DE SCIGLIO
In difesa, va bene così: Allegri dixit . Ma se esce lo svizzero uno deve entrare. E se arriveranno le due ali, la logica impone il nome di De Sciglio, creatura di Allegri che al Milan non resterà. Una mia fonte sostiene che l'affare sia già chiuso.
Detto che le voci sulle cessioni di Bonucci, Marchisio, Alex Sandro, e chissà chi altro continueranno senza sosta (perché altrimenti che gusto ci sarebbe, che calciomercato sarebbe?), una precisazione sui portieri. La Juve continua a seguire Meret. Che piace anche al Napoli, e che ad Udine al momento è il terzo in graduatoria. L'Udinese è bottega cara e Meret dopo lo splendido campionato alla Spal ha bisogno di giocare. Non è escluso che la Juve possa trovare un accordo con i friulani per dirottarlo a qualche società in grado di garantirgli di giocare.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Marotta sa quello che deve fare. Ma se il Genoa vuole Ganz, la Juventus potrebbe trattare per l'interessante Pellegri baby goleador a Roma. Su Bastoni dell'Atalanta ho già detto : da prendere ora prima che alla fine della prossima stagione il suo prezzo schizzi alle stelle. Quanto al fisicato Koulibaly del Pescara è un giovane promettente da sgrezzare. Il suo agente è Di Campli con il quale dopo non aver concluso a suo tempo per Verratti, la Juve ha concluso per Orsolini e Favilli. La trattativa dovrebbe essere tranquilla. Nonostante le sparate del presidente Sebastiani. Per ora si chiama Koulibaly, non Paul Pogba .
GIGIO NON RINNOVA
Gigio non rinnova. Le faraoniche proposte del Milan (5 milioni a stagione) non sono state accettate. Il giocatore di concerto con la sua famiglia e con il suo procuratore Mino Raiola ha deciso di declinare. Ora la domanda è: riuscira' il Milan a venderlo? Dicono che Real Madrid e Psg sarebbero disposte a fare follie per Donnarumma. Ma la cosa è difficilmente fattibile. In disaccordo su tutto, su una cosa Milan e Raiola sembrano del medesimo parere: Donnarumma va in scadenza. Il Milan lo perde a zero (per una questione di principio e di immagine) e Raiola il primo febbraio 2018 è in grado di farlo firmare per chi vorrà fare un grande investimento sul giovane portiere. Il caso è deflagrato e la cosa è con evidenza traumatica. Cosa è andato storto? Forse una cosa. Raiola ripetutamente aveva chiesto di incontrare il padrone cinese del Milan. Figura scontornata che “appare e scompare“. A Raiola non è bastato il progetto presentato da Fassone e Mirabelli. Forse preoccupato da quel viaggio fatto a Pechino dall'inviato della “Gazzetta dello Sport“ nel resoconto del quale si evidenziava come non fosse stato possibile reperire a Pechino neppure un ufficio intestato al patron cinese che in Cina risultava quasi uno sconosciuto .
Raiola aveva chiesto di incontrarsi con lui e di sentire da lui i suoi progetti. E di avere da lui lumi sull'architettura economica che finora (Rodriguez, Musacchio, Kessie, Andre Silva) ha portato il Milan sul mercato a fare faville. Ma che è pur sempre garantito da una finanziaria Usa il cui presidente è chiamato alla Borsa americana “l'avvoltoio“ e che ha concesso al proprietario cinese del Milan un prestito di 400 milioni di euro al tasso dell'11,5 %. Forse su questo Raiola voleva saperne di più . Dove andrà Gigio? Per ora nessuno lo sa. Nel 2018 chissà magari la sua strada si avvierà verso una meta, impensabile fino a poco tempo fa: sul mare ? Sul marecchiaro? O su una sempre “sospettata“ e mai veramente individuata. Magari per una passeggiata conclusiva in un celebre parco : quello che porta il cognome del più famoso attore italiano- hollywoodiano del cinema muto.
CAPELLO E IL “GRISBI”
Tifosi dell'Inter scatenati dopo le parole di Fabio Capello alla presentazione dell'isontino nella sua nuova squadra in Cina . Si chiedono immediate sanzioni contro il mascelluto allenatore. Cosa ha detto Capello di tanto grave? Ha detto presentando come collaboratore l'ex terzino della Nazionale Zambrotta: “ E' stato un mio giocatore. Con lui ho vinto due scudetti che poi ci hanno tolti. Ma noi li abbiamo vinti sul campo“ . Un assist meraviglioso ad Andrea Agnelli: “Scudetti vinti sul campo“ . Dieci anni dopo, la piaga è ancora lì, aperta e purulenta. Con mezze verità e mezze falsità, sottoscritte fino in Cassazione. E con un “grisbi“ conosciuto, stivato, esibito. Noto l'autore del “colpo“ . Noto il ricettatore. Nota la sede della refurtiva. Insondabile, ignoto il pensiero – sul tema – il pensiero del presidente federale Tavecchio . Un uomo portato a “non decidere”. Anche lui. Come quell'altro .
E LA CHIAMANO DIGOS
Chi ha dato del “marocchino di m.. “ a Benatia, in collegamento Rai, dopo il derby di Torino? La cosa è nelle mani della Digos hanno fatto sapere da Viale Mazzini. Per ora la cosa resta più misteriosa dei piani dello sbarco in Normandia. E se questa è l'efficienza della Digos per una vicenda che sembra di facile, elementare soluzione, per chi ha i mezzi dei Servizi di Sicurezza Italiani, beh c'è da rimanere sconcertati per il prolungato, inaccettabile silenzio. Ma per fortuna si tratta "solo“ di razzismo. Vengono i brividi a pensare se di mezzo ci fossero altre “situazioni“. E mi fermo qui .
PECORARO: ANCORA LI'?
Infine, ovviamente, reputo che il Procuratore Federale Pecoraro debba fare al più presto gli scatoloni. E reputo che chi consente ad un conclamato bugiardo di occupare ancora la poltrona che sta occupando sia suo complice e compare. Qualcuno può dimostrarmi che non sia così? Prego: illuminatemi