Chi sono gli uomini di Spalletti?
Qualcosa è cambiato tra le mura della Continassa. Si respira un’aria diversa. La storia del calcio ci insegna che, quando serve una scossa, vincere è sempre la medicina migliore per alleviare tutti i mali. Dopo il passo falso al Maradona con il Napoli, la Juventus ha infilato tre vittorie con Pafos, Bologna e Roma. Di colpo, la mano di Spalletti si è palesata. Certo, non è ancora una Vecchia Signora nuova di zecca ma è comunque una versione decisamente più intrigante rispetto al recente passato. Le migliorie sono evidenti, ad ogni livello.
C’è più ordine in campo, più soluzioni tattiche e un gruppo che sembra stia comprendendo cosa pretende il tecnico toscano. C’è chi sta rinascendo con la cura Spalletti ma anche chi si sta smarrendo. E qui sorge una domanda: chi sono gli uomini di Spalletti? A giudicare dalle scelte che ha fatto nelle ultime uscite, pare evidente che alcuni giocatori sono ormai considerati “spallettiani”. Dall’insostituibile Yildiz al rientrante Bremer, passando per gente come Kalulu, McKennie, Cambiaso, Kelly, Conceiçao, Thuram e, incredibile ma vero, Openda. Quest’ultimo, considerata la forzata assenza di Vlahovic, pare essersi ricordato perché, fino alla scorsa estate, era considerato un attaccante di qualità.
Certo, non ha ancora fatto grandissime cose ma, sicuramente, è uscito dal limbo e, fidatevi, non era così scontato. Oltre ai fedelissimi, ci sono altri giocatori che sono “nella fase giudicante”, ovvero Spalletti li sta testando per capire se sono o meno utili alla causa. Gente come Miretti, Locatelli, Gatti o Koopmeiners (come difensore), tanto per fare due esempi calzanti. Ci sono, infine, anche alcuni giocatori che sembrano destinati a mesi complicati o, chissà, magari anche a fare le valigie a gennaio.
Joao Mario è completamente sparito dai radar. Adzic sta cercando di capire se sarà preso in considerazione oppure no. David, nonostante qualche segnale di vita, non è sicuramente una prima scelta per Spalletti, così come Zhegrova che, dopo essere stato invocato da buona parte del popolo bianconero, si è ritrovato solo e abbandonato. Kostic, invece, ha capito perfettamente che, in questa Juventus, non avrà tante chances… Ecco, tutti questi giocatori sono ad un bivio: o convincono Spalletti che possono tornare utili o dovranno guardarsi attorno (sia a gennaio che in estate).
Sullo sfondo c’è Milik che, dopo la convocazione per la sfida con la Roma, si augura di essere l’uomo della provvidenza nel 2026. Chissà, il polacco potrebbe essere il soldato fidato che va cercando Spalletti… Nel frattempo, a suon di indicazioni, incitamenti e anche urlacci, il buon Spalletti sta forgiando la sua Juventus. La curiosità è vedere dove arriverà e con quali giocatori arruolati…
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