Giovinco e Bendtner non pervenuti, Lichtsteiner in palese difficoltà. Si salvano Asamoah e Pirlo

BUFFON 6 – D’accordo che ne prende tre, ma non certo per colpa sua. Non può nulla sul rigore di Milito, anche se intuisce la direzione. Incolpevole anche sulla seconda rete del "Principe" e sul gol di Palacio che chiude la partita. Questa sera la squadra non lo ha protetto a sufficienza.
CHIELLINI 5,5 – Tenere a bada il trio nerazzurro non è impresa da poco. Giorgione sbanda più di una volta sulle ripartenze avversarie. Questa volta la grinta, da sola, non basta.
BONUCCI 6 – Gli attaccanti di Stramaccioni pressano alto e non è facile impostare la manovra da dietro. Ad inizio ripresa prova a sorprendere Handanovic con un tiro dalla distanza. Per quello che può cerca di tenere a galla la scialuppa quando si ha la sensazione che stia per affondare.
BARZAGLI 6 – Come al solito, nel bene e nel male, è il migliore del trio difensivo. Anche lui va in difficoltà nell’uno contro uno, ma d’altronde stasera non c’è nessun giocatore in bianconero che non abbia commesso qualche sbavatura.
LICHTSTEINER 5 – Scarico sotto tutti i punti di vista. Si nota sin da subito che la pressione di Nagatomo lo mette in difficoltà. Subisce troppo spesso le sortite avversarie e per grazia divina non viene espulso per doppia ammonizione. La sostituzione al minuto 37 è la logica conseguenza.
ASAMOAH 6 – Se tutti fossero come lui, verrebbe da dire. Forse il migliore in campo tra i suoi. Pronti, via fornisce a Vidal (seppur in fuorigioco) l’assist dell’1-0. Punta ripetutamente Zanetti e qualche volta lo mette pure in difficoltà. Dal punto di vista fisico è apparso una spanna sopra ai suoi compagni di reparto.
PIRLO 6 – Nella difficoltà generale il "Professore" ci prova sempre: pennella per Marchisio al minuto numero 8, ci riprova poco dopo. Stasera la squadra non riesce a tenere il campo, ma lui non si tira certo indietro. Pericoloso nel finale con un tiro dalla distanza che costringe Handanovic a deviare in angolo.
VIDAL 6 – Se non fosse per quell’errore fatale che porta al vantaggio nerazzurro, la prestazione del cileno non sarebbe da buttare. La mette dentro dopo manciata di secondi dal fischio d’inzio, illudendo la tifoseria bianconera. Lotta su tutti i palloni e ne recupera diversi, ma nel momento decisivo cade anche lui.
MARCHISIO 5 – Impietoso il confronto tra il “Principino” bianconero e il “Principe” nerazzurro. Viene voglia di chiedersi: cosa sarebbe successo se al minuto numero 8 avesse trasformato in oro l’assist di Pirlo? Forse sarebbe stata un’altra partita. Ingenuo il fallo su Milito che porta al rigore del pareggio. A parte questo la sua prestazione è lontana anni luce dai suoi standard.
GIOVINCO 5 – Potrà risultare guizzante, voglioso, ma l’imprecisione che mostra in alcune giocate, per uno come lui, è disarmante. Conte gli dà l’ennesima chance ma lui non la sfrutta affatto, intestardendosi in alcune giocate personali che non portano a niente.
VUCINIC 5,5 – Difficile commentare la sua prova, complice il problema al polpaccio che lo costringe anzitempo a rientrare negli spogliatoi. Fino a quel momento anche la sua prova è incolore, come quella di tutta la squadra.
dal 37’ CACERES 5,5 – Subentra a Lichtsteiner già nel primo tempo, ma anche lui lascia qualche spazio di troppo in difesa. Provvidenziale il suo anticipo su Cambiasso, nel finale esce per dare spazio a Quagliarella.
dal 46’ BENDTNER 5,5 – In un secondo tempo difficile per la Vecchia Signora, l’ariete danese cerca di tenere palla ma non punge mai, come invece qualcun altro fa dall’altra parte del campo. Nel finale approfitta di un errore di Gargano e per poco non gli riesce il gol d’antologia.
dal 78’ QUAGLIARELLA 6 – Ci ha provato anche questa volta l’uomo dei miracoli. Il suo sinistro da 25 metri all’ultimo respiro rischia di pareggiare i conti. Questa volta gli va male.
All. CONTE/ALESSIO 5,5 – D’accordo che col senno di poi sono tutti bravi a parlare, però questa volta affidarsi agli uomini di fiducia non ha giovato. L’attacco è apparso spuntato e più in generale la squadra non è stata in grado di reggere la pressione nerazzurra. Detto questo, una sconfitta dopo una serie positiva da record ci può stare. A patto che serva da lezione.