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Rogério: "Nessun rimpianto, Juve di CR7 la più forte affrontata. Potrei esser convocato dall'Italia. Alex Sandro? Motivo di ispirazione. E su Bremer..."

29.09.2023 11:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Rogério: "Nessun rimpianto, Juve di CR7 la più forte affrontata. Potrei esser convocato dall'Italia. Alex Sandro? Motivo di ispirazione. E su Bremer..."
© foto di Wfl Wolfsburg

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, l'ex terzino brasiliano del settore giovanile bianconero ora in forza al Wolfsburg, Rogério Oliveira da Silva, per avere la sua opinione sul campionato italiano e non solo: 

Com'è stato lasciare l'Italia dopo tanti anni?

"È stato difficile scegliere di lasciare un Paese che è stato come casa per sette anni, ma era giunto il momento di una nuova sfida per me e per la mia carriera".

Cosa ti ha convinto ad accettare il Wolfsburg?

"Il Wolfsburg è una società storica in Bundesliga, ci sono passati molti campioni che poi si sono affermati nel calcio europeo. Ha un progetto molto ambizioso e mi piace tantissimo il campionato. Anche la mia amicizia con Naldo, capitano per molti anni del Wolfsburg, mi ha aiutato nella scelta di questa società. Obiettivi? I miei obiettivi per questa stagione sono di aiutare la squadra a raggiungere il miglior risultato possibile in tutte le competizioni, dando sempre il 100%. Ho l'ambizione di riportare questa squadra a competere per posizioni importanti della classifica".

Quali sono le principali differenze tra la Serie A e la Bundesliga?

"Sono qui da poco, per ora posso dire che la Bundesliga è un campionato di primissimo livello con squadre e giocatori molto forti. In Italia si punta ad un calcio più tattico mentre l’impatto fisico e la velocità sono caratteristiche importanti qui in Germania. Mi sto adattando bene".

Chi vincerà la Serie A? Se dovessi scommettere, su chi punteresti?

"Vedendo le prime partite e risultati, anche se ha perso in casa col Sassuolo, probabilmente l’Inter è la favorita a vincere il titolo. Ha una rosa molto ampia e competitiva su tutti i fronti. Anche la Juve, il Milan e il Napoli, però, sono ottime pretendenti per la vittoria finale"

Un parere su Bremer: può diventare un top player nel suo ruolo? Cosa ne pensi?

"Bremer è un giocatore molto forte. In Italia ormai si è affermato da anni come uno dei difensori più decisivi del campionato e ha tutte le carte in regola per fare la differenza anche a livello mondiale. L’anno scorso ha fatto un grande salto trasferendosi in un top club. Sono sicuro che quest’anno farà vedere ancora di più tutto il suo potenziale".

Hai osservato e/o ti sei ispirato ad Alex Sandro quando giocavi nelle giovanili della Juventus?

"Sono arrivato alla Juventus quando ero molto giovane, e ho avuto la fortuna di potermi allenare con campioni assoluti. Alex Sandro, come anche gli altri difensori, sono stati sicuramente motivo di ispirazione ed esempio per me".

Seguendo questi due grandi esempi di difensori brasiliani, speri di arrivare anche tu ad esordire con la maglia della nazionale maggiore verdeoro?

"Arrivare in Nazionale è il sogno di tutti i giocatori e per me c’è anche quello di giocare la Coppa del Mondo nel 2026. Ho già esordito nelle nazionali giovanili con il Brasile ed essendo un calciatore ambizioso voglio essere ai Mondiali del 2026. Posso dirvi che sto completando il processo per ottenere la cittadinanza italiana e quindi oltre al Brasile, potrei essere convocato anche dall’Italia, che è un paese molto importante per me e per la mia famiglia. Continueró a lavorare per raggiungere il mio obiettivo".

La cittadinanza italiana potrebbe essere un'opzione per il futuro anche con la Nazionale Azzurra?

"L’Italia, come già detto, è stata casa mia per tanti anni, lì sono cresciuto come calciatore e soprattutto come uomo. Sono grato a questo paese che mi ha accolto e mi ha aiutato molto. Non voglio chiudere nessuna porta per il mio futuro calcistico e sicuramente la cittadinanza italiana aiuterà in questo senso".

Tornando al tuo passato in Italia: qual è stata la Juventus più forte che ha affrontato da avversario? E chi è stato il giocatore della Juventus più difficile da marcare in difesa?

"Negli anni la Juventus è sempre stata una squadra molto competitiva, tra le più forti in Italia e in Europa. Difficile menzionarne una sola di uno specifico anno; forse direi che quando c’era Cristiano Ronaldo avevano un potenziale offensivo molto importante ed il pericolo per le difese di Serie A era cresciuto molto. Era una squadra molto forte".

Hai qualche rimpianto per non aver mai giocato nella prima squadra della Juventus?

"Indubbiamente giocare per la Juventus è un traguardo molto ambito, ho avuto la fortuna di crescere nel loro settore giovanile, ma poi al Sassuolo mi sono trovato molto bene e sono contento di come sia andata".

Si ringrazia Rogério Oliveira da Silva e l'addetto stampa del Wfl Wolfsburg, nella persona di Heiko Löbhard, per averci permesso di realizzare questa intervista.

© foto di Wfl Wolfsburg