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Emanuele Belardi: "Udinese cercherà di giocarsela, Juve vincerà di nuovo lo scudetto. De Paul? Quelli forti devono giocare a Torino. Sull'anno di Ranieri e Cuadrado..."

01.01.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Emanuele Belardi: "Udinese cercherà di giocarsela, Juve vincerà di nuovo lo scudetto. De Paul? Quelli forti devono giocare a Torino. Sull'anno di Ranieri e Cuadrado..."
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© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex di Juventus-Udinese che inaugurerà il 2021 di entrambe le squadre bianconere, Emanuele Belardi, per parlare del match e non solo:

Che sfida sarà Juventus-Udinese?

"Sarà una sfida equilibrata tra due squadre che vorranno riscattarsi. L'Udinese aveva ottenuto buoni risultati prima del brusco stop con il Benevento, Gotti sta facendo davvero un ottimo lavoro. Non è semplice essere continui quando ogni anno cambi diversi giocatori, anche se De Paul è rimasto. La Juve, invece, sembrava aver trovato la quadratura e invece è dovuta ritornare sulla terra dopo lo scivolone casalingo con la Fiorentina. Forse nessuno se lo aspettava, ma dopo tanti anni può succedere".

Quindi, a tuo parere, si sono incrinate le certezze che la Juve aveva acquisito nel corso delle ultime partite?

"E' difficile che si facciano condizionare da una sconfitta, soprattutto la Juventus è abituata sempre a reagire dopo uno stop del genere".

Come se la giocherà l'Udinese a Torino?

"E' una squadra che cerca di giocarsela su tutti i campi, non è attendista ma cerca di sfruttare le caratteristiche dei suoi giocatori più importanti".

De Paul, nominato poc'anzi, è il fiore all'occhiello della squadra di Gotti. Che prestazione ti aspetti da lui?

"Rodrigo è cresciuto tantissimo negli ultimi due anni, ha nelle sue corde dei numeri davvero importanti. E' molto duttile, per questo andrebbe studiato il miglior modo per farlo rendere al meglio. Da lui mi aspetto una partita di livello".

Investiresti una grossa cifra sul giocatore friulano, visto che la Juve probabilmente in estate darà l'assalto al centrocampista?

"De Paul è un giocatore che conosce già il campionato italiano, è ancora abbastanza giovane e come dicevo è di livello. Bisognerà capire quale sarà il progetto della Juve, se vorrà continuare con Pirlo e quali caratteristiche vorrà l'allenatore nel suo centrocampo. Quelli forti sicuramente devono giocare nella Juventus".

Che cosa ne pensi di Szczesny? Sarà una bellissima sfida quella tra i pali con Musso.

"Szczesny è cresciuto tantissimo tra i pali in questi anni, lo stesso lo si può dire di Musso. L'Udinese è stata sempre molto brava ad individuare dei giovani di talento, il portiere è uno di questi. Sarà una bella sfida tra due portieri molto forti".

Restando su Szczesny, lo vedi tra i primi cinque in Europa?

"Credo che Wojciech sia uno dei più importanti che oggi c'è in Europa, è tra i primi tre a mio avviso".

In che modo, a tuo avviso, si sono fatti sentire Buffon e Chiellini durante quest'ultimo periodo?

"Sia Gigi e sia Giorgio, oltre ad esser due campioni, sono persone talmente intelligenti da saper gestire con la loro cultura e la loro esperienza un momento così delicato. In questi momenti è sempre il gruppo a far la differenza. Negli anni trascorsi a Torino, specialmente in quello di Ranieri, si fece male Andrade e giocatori come Criscito, Tiago ed Almiron non trovarono più la titolarità, fu proprio in quel momento che subentrò la forza di una squadra molto coesa che venne guidata con successo dai senatori come Del Piero, Buffon, Trezeguet, Nedved, Camoranesi".

Ricordo che in quella stagione vi levaste tante soddisfazioni, come vincere a San Siro con l'Inter e battere Milan e Roma in casa.

"Sì, eravamo un gruppo d'acciaio. C'erano i campioni, i buoni giocatori e gli amici (sorride ndr). Quella Juventus fu capace di battere per almeno una volta tutte le big della Serie A, era una squadra che stava ripartendo dopo anni difficili e riuscì a regalare ai suoi tifosi la gioia del ritorno in Chamipions. Nella sua storia si è sempre contraddistinta per non mollare mai".

Dopo quel biennio alla Juve arrivò il periodo all'Udinese, che ricordi hai?

"Molto belli, anche quella squadra riuscì a raggiungere risultati strabilianti. C'erano tanti giocatori forti come Totò Di Natale, poi i vari Benatia, Sanchez, Isla, Asamoah, Inler, Handanovic, Cuadrado che vennero ceduti alle big di Serie A. Il merito non fu solo nostro, ma anche della società lungimirante".

Mi hai citato Cuadrado, come è cambiato dai tempi di Udine?

"Già si intravedevano le sue grandi qualità tecniche e di corsa, l'unica cosa è che bisognava inquadrarlo dal punto di vista tattico. Lui nasceva come un giocatore prettamente offensivo, poi dapprima Marino e successivamente Guidolin hanno arretrato il suo raggio d'azione senza indebolirne le qualità. Bisognava soltanto insegnargli che in quel ruolo poteva diventare uno dei più forti, attualmente per me lo è".

Dal punto di vista del campionato, quale è il tuo pensiero?

"Sono piacevolmente contento per il Milan, perché il gruppo ha sempre più voglia di far meglio. Conosco molto bene mister Pioli che ho avuto al Modena, è un allenatore molto bravo e lo sta dimostrando. Onestamente, però, credo che lo scudetto verrà vinto nuovamente dalla Juventus".

Si ringrazia Emanuele Belardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.