Sconcerti: "Manca la vecchia personalità della Juve, è dentro una continua accademia! Napoli già due punti avanti"

26.10.2020 12:50 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Sconcerti: "Manca la vecchia personalità della Juve, è dentro una continua accademia! Napoli già due punti avanti"

Nel suo commento sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti ha parlato così della Juventus: "La complessità della Juve comincia a dimostrarsi. È la somma di due problemi, uno di qualità tecnica inferiore rispetto all’anno scorso perché adesso manca Ronaldo, Arthur è un buon regista di un centrocampo a tre, non entra mai in un raggio di campo che vada oltre i cinque metri, e anche oggi nel momento più caldo della partita sono entrati Frabotta e Vrioni, due ragazzi, anche bravi, ma che non portano differenza. Frabotta e Vrioni li hanno anche gli altri. L’altro è un problema tattico: qualunque sia lo schema che Pirlo cerca, sta mancando la coerenza della squadra. Non c’è un sentimento comune, non c’è un’idea di gioco che sembri davvero condivisa. La Juve non gioca, si esibisce, è quasi dentro una piccola, continua accademia. Ha davvero spinto solo quando è entrato Kulusevski ma è stato un merito indotto dalla stanchezza del Verona che per più di un’ora aveva chiuso tutto lo spazio. Manca la vecchia personalità della Juve, quel saper stare in campo che sa di vecchio, grande professionismo.

Oggi si vedono idee improvvise come Bonucci a centrocampo a impostare davvero il gioco, pensieri un po’ goliardici di un tecnico che scambia la diversità con la giustezza producendo confusione e alla fine meritandosi la sfortuna dell’ultimo quarto d’ora. Ha avuto un grande impatto Kulusevski che sembra davvero l’uomo nuovo. È stato onesto Morata, non ho visto il resto. Non c’è l’autorevolezza della grande storia alle spalle. C’è una continua istruzione a soggetto, anche un po’ gratuita, quasi vanesia. Il Napoli che ha nella pratica perso la partita mai giocata con la Juve, gli è già davanti di due punti. Perché sa dare forma a un gioco ordinato e perché ci crede".