Salvione (Corsport): "Rivoluzione Italia? Mancini dovrà fare le sue scelte, e prendersi le sue responsabilità"

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, direttore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Giudizio sulle dichiarazioni di Spalletti e De Laurentiis durante il Premio Bearzot?
“Spalletti mi sembra aver sottolineato, nuovamente, l’importanza del momento che il Napoli sta vivendo. Ha affermato l’irripetibilità di certi momenti, e la necessità di coglierli. Il traguardo in campionato, difatti, è a portata di mano, ma non ancora raggiunto. In Champions, inoltre, c’è la possibilità di fare la storia. Fino a quando non sarà detta la parola fine di questa stagione, ci sarà da portare a termine quella che è una missione per gli azzurri. Inoltre, anche le parole del presidente sono state importanti. De Laurentiis ha voluto sottolineare come la gestione di questo Napoli stia per giungere ad un momento importante. In tal senso, mi pare ci sia la volontà, da parte della società, di poter aprire un ciclo, non considerando quanto sinora fatto come un punto d’arrivo”
Parere sull’esordio di Retegui?
“Quella sugli oriundi ritengo sia una polemica fine a sé stessa. Criticare il ragazzo, dopo un esordio con gol, costituisce un esercizio complicato che denota la volontà di vedere soltanto il negativo. Se l’Italia avesse portato a casa i tre punti, grazie al gol di Retegui, non ci sarebbe stata questa polemica. Manca equilibrio nel giudizio. Prima di esaltare un calciatore bisogna studiarne ed analizzarne le qualità, in diverse occasioni. Dunque, riserviamoci di giudicare il giocatore tra qualche partita, anche se l’esordio non mi è sembrato troppo negativo”
Quali potranno essere le ripercussioni di un doppio successo nel derby come quello della Lazio?
“Le situazioni delle due squadre sono diametralmente opposte. La Lazio occupa la seconda posizione, ed ha vinto molti degli scontri diretti che ha giocato. Con le piccole, invece, gli uomini di Sarri hanno registrato qualche passo falso di troppo. Sarri, per questo, ha richiesto rinforzi adeguati, soprattutto al doppio impegno. Per quanto riguarda la Roma, andranno sciolti i dubbi circa la permanenza di Mourinho. Un futuro tutto da scrivere, in cui incideranno anche le difficoltà finanziarie del club. La squadra resta in lotta, tuttavia, sia per un posto in Champions che per un successo in Europa League”
Cosa pensa delle convocazioni di Mancini, e della gara contro l’Inghilterra?
“Sulle convocazioni c’è sempre da discutere. Tuttavia, ho avuto l’impressione che il problema principale riguardasse gli uomini chiave della Nazionale. Il centrocampo azzurro, infatti, è stato surclassato da quello inglese. È stato un divario, quello tra gli stessi reparti di centrocampo delle due squadre, che ha fatto impressione. Bellingham mi sembrava un giocatore di un’altra categoria, con un differenziale rispetto ai nostri centrocampisti che ritengo eccessivo. Dunque, più delle polemiche riguardo assenti eccellenti e convocazioni infelici, credo sia necessario ritrovare quelli che sono stati gli uomini chiave del successo europeo, ed una pericolosità offensiva in cui la Nazionale, al momento, fatica”
Rifondazione della Nazionale necessaria per scongiurare una ulteriore assenza eccellente all’Europeo?
“Pensare ad un’Italia non qualificata agli Europei è complicato. A qualificarsi nel girone, infatti, saranno le prime due. Bisognerebbe capire quale potrà essere la spina dorsale della squadra, soprattutto a centrocampo. C’è la possibilità di arrivare ad un miglioramento, soprattutto ad un’identità più delineata. Mancini dovrà fare le sue scelte, e prendersi le sue responsabilità. Quanto fatto dai club italiani deve servire da sprono per questa Nazionale”