Russo (R101) a RBN: "Spalletti mossa forte della Juve. Vlahovic? Qualcosa è scattato, ma resta un dubbio"
Riccardo Russo, giornalista di R101, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera durante RBN Cafè, analizzando il momento della Juventus e le prime mosse del nuovo corso targato Comolli.
Sul dirigente francese, Russo invita alla cautela: “Il metodo Comolli è ancora vago. Coinvolgere tutti può essere utile per fare gruppo, ma la scelta più importante finora è stata l’esonero di Tudor e la chiamata di Spalletti”. Una decisione che il giornalista promuove: “È stato un piccolo grande colpo. L’ex ct arriva con un grande senso di rivalsa e la Juve è una sfida stimolante. Serviva un punto fermo, non si poteva continuare con Tudor”.
Su Spalletti, però, lascia spazio anche a qualche interrogativo: “Ha tanta esperienza e carattere, è un uomo di polso. Per ciò che offriva il mercato era il profilo giusto. Ma non sono convinto sia la soluzione definitiva per il futuro”.
Capitolo Vlahovic, uno dei temi più caldi: “È una situazione da sbloccare. Con o senza Tudor, il cambiamento è evidente: ora sembra un altro giocatore. Qualcosa è scattato, ma bisogna aspettare. Un po’ di diffidenza ce l’ho perché ha alternato troppo le sue prestazioni negli anni”.
Infine, un confronto con il passato di Allegri: “L’ho sempre difeso, pur tra le critiche. È uno che sa di calcio e sa sistemare i reparti. Non credo possa vincere lo scudetto, ma rientrerà nei primi quattro posti”.
Russo chiude con un rimpianto ormai superato: “Haaland poteva essere bianconero, ma non si fece nulla. Non si può rimpiangere tutto.”
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