Gattuso aspetta Chiesa: quattro mesi per ritrovare un fuoriclasse che all’Italia serve più che mai

Gattuso aspetta Chiesa: quattro mesi per ritrovare un fuoriclasse che all’Italia serve più che maiTuttoJuve.com
© foto di Federico Serra
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di Alessandra Stefanelli

"Su Chiesa ne ho parlato già abbastanza, qualcuno di voi conosce bene la sua storia". Così Gennaro Gattuso, dopo il pesante ko contro la Norvegia, ha risposto alla domanda che circola ormai da settimane: Federico Chiesa tornerà in Nazionale? Il c.t. non si sbilancia, ma apre uno spiraglio: “Sappiamo entrambi cosa ci diciamo quando ci sentiamo. Ci risentiremo ancora e vedremo cosa verrà fuori”.

Dietro questa frase prudente si nasconde in realtà una fase nuova, molto diversa da quella dell’emergenza in cui Ringhio ha raccolto il testimone da Spalletti. Adesso ci sono quattro mesi per preparare il playoff più delicato della storia recente, quattro mesi per costruire un'Italia più sicura, più consapevole, più pericolosa.

Ieri, a San Siro, è andato in scena un promemoria crudele: Nusa ha mostrato tutto ciò che ci manca. Gamba, dribbling, coraggio. Qualità che Chiesa possiede eccome, ma che negli ultimi due anni si sono viste a sprazzi, frenate da infortuni, adattamenti difficili, scelte complesse sul futuro.

Ed è qui che nasce il paradosso:
l’Italia, più del club, può essere oggi la sua casa.
Un luogo dove ripartire davvero. Dove ritrovare sorriso, responsabilità, fiducia. Dove sentirsi di nuovo trascinatore, come all’Europeo del 2021, quando Federico fu l’uomo delle notti magiche: gol pesanti, scatti che strappavano le partite, personalità fuori scala.

Il presente dice altro: a Liverpool non si è ancora ritrovato, l’idea di un ritorno in Italia resta un retropensiero. Ma in mezzo a questo limbo, l’azzurro può diventare un rifugio e allo stesso tempo una rinascita.