Rocchi e i ritmi di gioco: "C'è differenza tra la Champions e il nostro campionato"
Tempo, falli e impegno fisico dei calciatori sono stati i temi trattati dal designatore arbitrale Gianluca Rocchi. In una recente intervista, l'ex arbitro è partito dal tema della possibile introduzione del tempo effettivo nel calcio. "Negli anni sono state aggiunte tante cose, e qualcosa abbiamo lasciato per strada – ha commentato Rocchi a Sky Sport –. Ci sono più partite rispetto a prima e l'impegno fisico è superiore. Ci sono molte più gare belle, anche da arbitrare: se la partita fila via liscia, chi la dirige fa bella figura. Non vogliamo fischiare falli anche se non lo sono: i ritmi li dettanno i calciatori, non gli arbitri. Però la differenza tra la Champions e il nostro campionato c'è".
STOP E RECUPERO – Altro argomento è quello delle interruzioni di gioco. E quindi dei falli. "Quando si dice che il numero di falli incida sul tempo effettivo, non è corretto e lo dicono alcune gare, anche di questo inizio di campionato. Per quanto riguarda il recupero, stiamo lavorando: non è detto che allungarlo aumenti il gioco effettivo. Dipende dalle squadre". Infine, un paragone tra Lazio-Inter, partita con più falli dell'undicesima giornata, e Juventus-Torino, una della meno fallose: "Se parliamo di arbitri, a Torino c'era Zufferli, che è un giovanissimo, sta venendo fuori ma poteva anche soffrire. E invece le due squadre l'hanno approcciata in altro modo".
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