Parla Mauro Bencivenga, l'ex allenatore di Pepe: "Ecco chi è Simone..."

Ai microfondi di Sky Sport è intervenuto Mauro Bencivenga, uno degli ex allenatori di Simone Pepe. Ecco le sue parole, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:
Lei conosce molto bene Simone Pepe. Quando avete lavorato insieme? Immagino nelle giovanili della Roma...
"Sì, io l'ho avuto per due anni e mezzo, quasi tre. Negli Allievi Nazionali, il primo anno, lui era sotto età, l'ho portato e gli ho fatto fare delle partite con gli '82, che era una squadra campione d'Italia, nella quale c'erano Bovo, D'Agostino, Lanzaro, tutti questi qui. Ha fatto diverse partite ed una me la risolta lui, proprio facendo due reti. Poi - lui è dell''83 - un anno dopo ha giocato un anno intero nella mia squadra degli Allievi Nazionali e successivamente l'ho avuto anche un anno in Primavera, quindi ce l'ho avuto due anni e mezzo. E' un ragazzo fantastico, sono felicissimo".
Chi parla di Pepe parla di un ragazzo molto molto serio, di uno che evidentemente non si è montato la testa...
"Sì, questa è una sua qualità. Anche da ragazzo, quando lo avevo io, era solare, simpatico, trasparente. Poi ho avuto modo di incontrarlo qualche anno fa, io lavoravo sempre per la Roma con Capello, ci siamo incontrati in aereo, ma è rimasto sempre quel ragazzo umile. Lui è eccezionale, una persona meravigliosa e sono felcissimo di questa carriera che sta facendo, se lo merita perchè è un ragazzo solare e trasparente".
Lui è una vecchia ala destra? E' quello il suo ruolo? Perchè ne sta facendo tanti...
"Sì, ha visto ieri sera? Ha giocato lì sul centro-sinistra. E' un ragazzo che si adatta a tutti i ruoli e questo è sintomo di grande applicazione, di grande umiltà. Io lo facevo giocare esterno sinistro col numero undici e anche centravanti alcune volte. Perchè poi lui è uno che spazia per il campo, è uno che si presta a tutto, quello che gli dai da fare, lui lo fa".
Me lo trova un difetto? Altrimenti sembra che stiamo parlando di Maradona....
"Un difetto...non sta a me dirlo. Gli voglio troppo bene. Io sono molto affezionato a tutti i miei ragazzi che sono arrivati in prima squadra e in Nazionale. Io ne ho una ventina che giocano nella serie A e qualcuno che gioca in serie B e che sta facendo anche bene, tipo Sansovini, Martinetti. Sono troppo legato. Forse, un difetto è che la sua semplicità lo porta ad esternare dei concetti, dei giudici così, però va bene così".