Non è colpa del CT o degli assenti: il vero problema del calcio italiano è la lentezza, la scarsa tecnica e un sistema in crisi
Non è colpa del CT o degli assenti: il vero problema del calcio italiano è la lentezza, la scarsa tecnica e un sistema in crisi, ne parla Il Giornale.
La doppia lezione ricevuta dalla Norvegia in pochi mesi potrebbe diventare, col tempo, una “sveglia” utile per il calcio italiano. Le sconfitte hanno infatti costretto tutti ad abbandonare alibi e giustificazioni, portandoci davanti a una realtà scomoda: la crisi del calcio italiano non dipende dall’allenatore né dagli assenti, ma da problemi strutturali e profondi.
Non è colpa del CT della Nazionale
Dopo Spalletti, criticato per presunto scarso feeling con il ruolo di selezionatore, è arrivato Gattuso, capace di ricucire il rapporto con lo spogliatoio. Eppure il risultato non cambia: il problema non è la guida tecnica della Nazionale, ma la qualità dei giocatori e del sistema che li forma.
Gli assenti non avrebbero cambiato il risultato
Rimpiangere Calafiori, Tonali o Kean non serve. Il crollo di San Siro contro la Norvegia è stato tecnico, fisico ed emotivo, troppo netto per essere giustificato da qualche mancanza individuale.
Basta alibi su date, arbitraggi o format
Non si può più tirare fuori scuse sul calendario o sulle modalità di qualificazione ai Mondiali. L’Italia arriva allo spareggio “nuda”, fragile e sotto pressione. E ora si aggiunge un nuovo rischio: il panico, quello “sgretolamento” citato da Donnarumma.
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