Manfredini: "Quando mi chiamò la Juve mia mamma disse di no all'inizio. Con i bianconeri feci solo una panchina contro il Piacenza"
Intervistato da "La Gazzetta dello Sport", Christian Manfredini, ex giocatore di Chievo e Lazio tra le altre, racconta l'esperienza alla Juventus, club nel quale ha militato a livello di settore giovanile: "I miei genitori mi hanno sempre dato la serenità di poter decidere, anche di giocare a calcio a 500 metri da casa. Ho cominciato alla Spes Battipaglia e a 13 anni mi chiamò la Juve. Mia mamma disse subito di no, poi si convinse: quello fu il secondo atto di amore nei miei confronti. Il primo fu l’adozione.
Con la Primavera vinsi scudetto e Torneo di Viareggio. Del Piero era già nel giro della prima squadra, anche se qualche partita con noi la fece. Era di un altro livello. Trapattoni non amava molto i giovani, lui era uno della vecchia guardia. Per me il massimo è stato allenarmi con la prima squadra e fare una panchina contro il Piacenza in Serie A. La Juventus voleva mandarmi a Crotone. Io rifiutai perché stavo con una ragazza di Pistoia, che oggi è mia moglie. Abbiamo due figli, Allegra e Christian Jr: lui però gioca a basket".
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