Juve a Bodo: sfida in territorio ostile tra neve, vento e campo sintetico

Juve a Bodo: sfida in territorio ostile tra neve, vento e campo sintetico

Come riporta Corriere di Torino, quando si parla di “territorio ostile”, la trasferta della Juventus a Bodo ne è l’esempio perfetto. Alle 21, nel cuore della Norvegia e a 300 km a nord del Circolo Polare Artico, i bianconeri affronteranno il Bodo/Glimt sull’insidioso campo sintetico dell’Aspmyra Stadion. Una prima difficoltà che potrebbe essere aggravata da una fitta nevicata, con temperature gelide che ieri toccavano i -7°C, percepiti ben sotto i -10°C a causa del vento proveniente dal Mar di Norvegia.

Il precedente amaro: “Sull’1-3 abbiamo mollato”

Il ricordo della dura sconfitta rimane vivo. «Sull’1-3 per loro abbiamo mollato e perso le distanze: una brutta giornata per tutti noi», ha ammesso Vlasic, sottolineando una serata da dimenticare.

Allerta neve per la Juve in Norvegia

A rendere la sfida ancora più particolare è la figura del mental coach del Bodo/Glimt, un ex pilota di caccia: ulteriore dettaglio che alimenta il fascino e la durezza di questa prima notte artica per la Juventus.

Bodo/Glimt: una squadra in crescita europea

Il Bodo/Glimt, guidato da Kjetil Knutsen (57 anni, da otto stagioni nel club), ha vinto 4 campionati norvegesi e due coppe nazionali. Non è più una sorpresa in Europa: celebre la vittoria per 6-1 contro la Roma nel 2022, così come l’eliminazione della Lazio nella scorsa Europa League. Il club ha fermato anche l’ambizioso Tottenham con un 2-2 e in passato ha battuto squadre del calibro di Ajax e Porto.

Un club con identità forte

Nonostante la recente crescita internazionale, nelle ultime convocazioni della nazionale norvegese da Bodo sono arrivati solo due giocatori: Jostein Gundersen e Patrick Berg, nipote di Harald Berg, vera leggenda del club a cui è dedicata una statua fuori dallo stadio.