Cugini: "Segnali di crescita per la Juventus, mi preoccupa un po' il finale"
Il giornalista Mimmo Cugini, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, ha commentato lo stato di forma delle squadre italiane impegnate in Champions League, soffermandosi in particolare su Juventus e Napoli.
A proposito della rimonta bianconera contro il Bodø Glimt, trascinata da Yildiz nella ripresa, Cugini ha evidenziato una doppia faccia della formazione di Spalletti: "Si è vista mezz'ora di Juventus spallettiana nella ripresa, mentre il primo tempo era stato molto affannoso. Con Yildiz la squadra si è trasformata e ha ribaltato il risultato con merito", ha spiegato. Poi l’analisi tattica: "A livello di gioco si sono visti tanti cambi di gioco e più palloni in verticale, che non si vedevano da un po'. Mi preoccupa invece il finale, dove la Juventus si è complicata da sola una partita che aveva in mano". Pur riconoscendo i passi avanti, mantiene prudenza: "La crescita sul piano del gioco c'è stata, mentre l'ultimo quarto d’ora mi lascia ancora qualche dubbio. Detto ciò non dimentichiamoci che Spalletti è arrivato solo il 1º novembre, neanche un mese fa".
Sul lavoro che attende l’allenatore, Cugini non ha dubbi: "Il compito più difficile di Spalletti sarà quello di alzare il livello di gioco e la capacità di concentrazione della squadra. Bisogna evitare questi momenti in cui si accende e si spegne la luce ad intermittenza". E aggiunge una distinzione tra Europa e campionato: "In Europa serve migliorare a livello di qualità, mentre in Italia serve mantenere alta l'attenzione". Sul reparto offensivo resta scettico: "Nonostante abbiano segnato ieri, continuo a nutrire dei dubbi su Openda e David; ritengo ancora Vlahovic insostituibile".
Analizzando invece il successo del Napoli contro il Qarabag, Cugini sottolinea un ritorno a un’identità più riconoscibile: "Rimettendo due esterni offensivi si è rivisto il Napoli dell'anno scorso. In questo momento senza Anguissa la squadra ha perso grande spinta in mezzo e il lavoro di Neres e Lang, che stanno dimostrando il proprio valore, appare fondamentale".
In chiusura, una scelta tra i giovani talenti del momento: Yildiz, Nico Paz e Soulé. Cugini non esita: "Nico Paz, lo aspetto in una grande squadra per diventare un leader, dato che il Como non è ancora una grande squadra".
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