La Juve fatica, ma sorride in Champions contro il Bodo Glimt: le analisi di cinque esperti
Si parte dal presupposto che giocare in Norvegia affrontando il Bodo Glimt sia sempre complicato, commentando la gara vinta ieri sera dai bianconeri in Norvegia. In particolare, Marco Piccari pone l'attenzione sull'ingresso in campo di Yildiz, nella ripresa. "Con lui si è accesa la luce – l'analisi del giornalista a Tmw Radio –. La Juventus è venuta a capo di una partita complicata e ha dato un bel segnale. Ora bisogna capire se questo possa essere un punto di partenza per il percorso di Spalletti". Alain Valnegri mette l'accento sulla partita di David, sottolineando il rendimento fin qui al di sotto delle aspettative del canadese, ieri a segno nel finale di Bodo Glimt-Juventus. Secondo il giornalista, esperto di calcio internazionale, il centravanti titolare resta comunque Vlahovic. "La Juventus non può prescindere dalla fantasia di Yildiz, questo lo si è capito bene" ha aggiunto.
CONTINUITÀ CERCASI – Mister Giovanni Mussa evidenzia l'intermittenza della Juventus di Spalletti. "Si è visto un primo tempo brutto. Poi la Juve si è accesa, ma è tornata a spegnersi nel finale rischiando di perderla – le parole del tecnico –. Al tecnico va dato del tempo". Pino Capua, professore e presidente della commissione antidoping Figc, fa leva sul risultato e sull'abilità di Spalletti. "Il tecnico dovrà ora dimostrare di saper rimettere la Juventus in gioco" le sue parole. Infine, il giornalista Mimmo Cugini considera Vlahovic un giocatore insostituibile, al di là delle reti di ieri di Openda e David. "Si è vista un'ora di Juventus spallettiana – dice –. Ora a questa squadra manca la continuità".
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