Corriere Torino - Piazza San Carlo, i risarcimenti dopo la tragedia. C'è chi chiede solo 13 euro

19.11.2018 08:50 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Corriere Torino - Piazza San Carlo, i risarcimenti dopo la tragedia. C'è chi chiede solo 13 euro
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Il Corriere di Torino, nelle sue pagine interne, torna sugli strascichi giudiziari della drammatica serata del 3 giugno 2017: "Piazza San Carlo, i risarcimenti dopo la tragedia. C'è chi chiede solo 13 euro", titola il quotidiano. Le 245 costituzioni di parte civile dei feriti. Simona Lorenzetti scrive: "C’è il docente arrivato in aereo dall’Inghilterra, che ha dovuto rinunciare al volo di ritorno e per mesi ha lasciato «vacante» una cattedra nella prestigiosa «Kingston University» di Londra (...) C’è il professionista che si guadagnava da vivere dipingendo quadri, e ora non può più farlo per i continui dolori alla mano destra (....). in quelle denunce si parla di danni: fisici, biologici, morali e psichici. Ma si fa riferimento anche ai pregiudizi: i costi sostenuti perle cure ospedaliere e per il ritorno a casa. Un ritorno che per qualcuno è avvenuto su una sedia a rotelle, come è riportato in uno scontrino da 112 euro per il «noleggio di una carrozzina». Altri tifosi, invece, non hanno potuto riprendere il treno o l’aereo subito dopo la partita e alle denunce hanno allegato le fotocopie di quei biglietti mai utilizzati. E c’è, agli atti dell’inchiesta, persino un «contratto di locazione ad uso turistico» di un ragazzo calabrese che aveva affittato per cinque giorni (dal 2 al 6 giugno) un appartamento in largo Saluzzo al prezzo di 205 euro.

(...) quella da 370 mila euro avanzata dall’uomo malato di diabete, un 29enne che «a seguito dell’evento ha avuto ripercussioni a livello fisico con il manifestarsi del diabete mellito di tipo 1» e oggi soffre di una «invalidità permanente nella misura del 41%». Altre invece sorprendono, come quella da 13 euro e 50 centesimi rigorosamente «documentati». Tra gli oggetti smarriti ci sono soprattutto gli occhiali: da sole e da vista, alcuni del valore di 750 euro e altri che costano decisamente meno. C’è chi ha perso la fede nuziale e chi invece pretende un risarcimento di mille e cinquecento euro per aver perduto generici «effetti personali». C’è chi lamenta un «mancato reddito» per 7 mila e 300 euro e chi fa riferimento al danneggiamento «non quantificabile» di un iPhone 4 e alla «rottura del display dello smartphone». C’è chi ha voluto sottoporsi al test dell’Hiv per paura di un contagio causato dalle ferite con i cocci di vetro (...)".