Approvato emendamento nel DL Sport: contratti fino a 8 anni per i calciatori, ma ammortamenti su 5

Gli ammortamenti legati al costo del cartellino dei giocatori professionisti rimarranno calcolati su cinque anni. È quanto prevede un emendamento al DL Sport.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è entrato in vigore a partire da oggi il Decreto Legge n. 96 del 30 giugno 2025, dal titolo “Disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché’ ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport”. Il testo modifica quello del Decreto Legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021.
All’interno della sezione “Disposizioni urgenti in materia di sport” spicca un particolare interessante relativo alla durata massima dei contratti di lavoro subordinati sportivi. Il testo precedente stabiliva che «il contratto di lavoro subordinato sportivo può contenere l’apposizione di un termine finale non superiore a cinque anni dalla data di inizio del rapporto». Con il nuovo Decreto, «all’articolo 26, comma 2, primo periodo, la parola “cinque”, è sostituita dalla seguente “otto”». Questo significa che i calciatori professionisti potranno siglare contratti della durata fino a otto anni.
Uno dei temi legati alla nuova norma è quello degli ammortamenti del costo dei cartellini dei giocatori. Un emendamento, presentato dalla deputata di Azione Valentina Grippo e approvato alla VII Commissione della Camera, tuttavia chiarifica anche questo aspetto: «Per i contratti di atleti professionisti, le società sportive si conformano alle disposizioni delle federazioni internazionali in materia di sostenibilità finanziaria, e in particolare alle regole sull’ammortamento dei costi di acquisizione, che non possono essere superiori a cinque esercizi finanziari». In questo modo, quindi, nel caso in cui l’emendamento venisse approvato anche nei successivi passaggi parlamentari, gli ammortamenti resteranno comunque spalmati su cinque anni, adeguandosi così alle regole UEFA in chiave Fair Play Finanziario.