Antonio Cabrini: “ Alla Juve deve valere una regola: o si vince o non conta niente. Tudor? Un fallimento condiviso da squadra, tecnico e società”

Antonio Cabrini: “ Alla Juve deve valere una regola: o si vince o non conta niente. Tudor? Un fallimento condiviso da squadra, tecnico e società”TuttoJuve.com
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di Redazione TuttoJuve

Antonio Cabrini a gazzetta: “Serve vincere per lasciarsi alle spalle le negatività. Il derby è la partita dell’orgoglio bianconero”

Il derby si prepara come una gara normale, ma la responsabilità è maggiore”

«Non credo si prepari in modo diverso dalle altre partite, ma c’è una consapevolezza diversa: il derby è una gara molto sentita. Chi scende in campo deve avere chiaro il peso della responsabilità verso i tifosi».

Cabrini sulla Juventus di Spalletti: “Vittorie che danno fiducia all’ambiente”

«Il successo contro la Cremonese e il pareggio con lo Sporting hanno ridato fiducia alla squadra. Spalletti sta ancora conoscendo l’ambiente, ma costruire un’identità vincente non si fa in tre giorni».

Tudor? Un fallimento condiviso da squadra, tecnico e società”

«L’errore non è solo dell’allenatore. È stato un fallimento globale: quando si perde, si perde tutti insieme. Non si possono cercare alibi: gli errori emergono da ogni parte».

Spalletti parla di scudetto? Perché no”

«Se Luciano Spalletti parla di “giro scudetto”, è perché percepisce che la squadra può arrivarci. È una sua sensazione quotidiana, e non lo dice per caso. In questo campionato può succedere di tutto. Dopo Thiago Motta e Tudor, la Juve ha scelto un allenatore esperto, che conosce bene la Serie A e ha già vinto. È un segnale chiaro di come il club voglia tornare ai vertici».

Punto su Vlahovic: deve diventare protagonista”

«Lo ripeto da tempo: Dusan Vlahovic ha tutto per essere il leader offensivo della Juventus. Se riesce a isolarsi dalle vicende esterne e capisce di essere una pedina fondamentale, può fare la differenza. Alla Juve deve valere una regola: o si vince o non conta niente. Questo spirito deve entrare nella testa di tutti, anche dei nuovi arrivati o degli stranieri. È il vero DNA juventino. Un tempo anche la 500 profumava di juventinità. Oggi serve riscoprire quell’identità: chi veste la maglia bianconera deve sapere che qui si gioca solo per vincere. Chiellini può essere un punto di riferimento importante».“