Abodi: "Mondiali? Ci sono ancora speranze. Credo che negli ultimi 20 anni il calcio italiano abbia sacrificato il talento"
Intervenuto a "Radio Anch'io lo Sport", Andrea Abodi, Ministro dello Sport, commenta la debacle degli azzurri contro la Norvegia a San Siro nell'ultimo match di qualificazione ai Mondiali: "Si perde in casa 4-1, l'ennesima volta che perdiamo a Milano ma ci sono speranze. Il primo tempo più che dignitoso e una prospettiva di ingresso al mondiale che ancora ci giochiamo, dobbiamo far sì che queste cose siano un elemento di fiducia. Dobbiamo coltivare la speranza che possa riaccendersi qualcosa in campo e sono convinto che possiamo farcela. Alla fine è interesse comune che gli azzurri vadano ai mondiali, anche per i club. Al di là delle polemiche sono convinto che si troverà un'intesa. Anche se gli altri lo fanno con un approccio diverso, noi abbiamo questa capacità di metterci i bastoni tra le ruote da soli".
Mancano calciatori di talento? Tutte le altre discipline dimostrano che abbiamo talento, strano che nel calcio faccia fatica ad emergere. Viene dato poco spazio ai giovani italiani, non possiamo cambiare tutto da qui a marzo, ma dobbiamo fare un esame di coscienza e da un lato dobbiamo presidiare l'obiettivo immediato, dall'altro programmare il futuro. Credo che negli ultimi 20 anni il calcio abbia sacrificato il talento, con il pallone abbiamo un rapporto non sempre familiare. Musa e Bobb, che hanno 20 anni e poco più, hanno un rapporto che noi facciamo fatica a sviluppare, forse il modello tecnico va rivisto".
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