L'IMBOSCATA - Altra vittoria con clean sheet, ma la Juve continua a non piacere. A Torino il sosia di Di Maria, Paredes irritante. Allegri, i giovani e la più grande menzogna. Chi foraggia la Procura? C'è un "corvo" in casa bianconera?
Di muso cortissimo. La Juve che vince con gol di Kean a Verona, tra patemi finali e spaventi in serie, nonostante abbia mantenuto ancora una volta la sua porta (Perin, sempre attento) inviolata, non è una Juventus che può piacere. Non è una Juventus che convince. Non è una Juventus che brilla. Lenta al limite dell'esasperazione visiva. Scontata nelle geometrie. Priva di guizzi e di inventiva. Sempre in debito d'ossigeno in difesa. La Juventus ha incontrato il Verona, squadra da fondo (anzi sprofondo) classifica. Eppure a tratti, soffocata dalla fisicità dei veneti, è sembrata in balia degli avversari. Certo, le assenze: quelle di Pogba, Chiesa, Vlahovic, Di Maria pesano.
Come direte? Di Maria ha giocato. Appunto. Purtroppo ha giocato. Ora, se Di Maria è questo, la Juventus ha toppato clamorosamente: non è il giocatore capace di iniettare quella inventiva che dopo l'addio di Dybala, nessuno alla Juve, ha. Ma se Di Maria - non voglia la Dea - si sta risparmiando per il Mondiale, allora meglio congedarlo a gennaio. Chiamato a fare la differenza, Di Maria non la sta facendo. E i sospetti sulla sua “autogestione“ sono leciti. Il Di Maria che gioca a Torino è il brutto sosia di quello che faceva faville a Parigi. Tralascio ogni commento su Paredes: giocatore irritante. In qualsiasi “ scapoli-ammogliati” del mese di agosto, l'intensità è maggiore di quella messa in campo da Paredes. Ma purtroppo Paredes, lo ha chiesto ed ottenuto Allegri. Sembrava che senza Paredes la Juventus non potesse vivere. Invece non solo poteva. La Juventus ne aveva in casa uno enormemente più bravo di lui: Fagioli. Anzi, la Juventus ne ha anche un altro, di qualità. Si chiama Barrenechea (in favoloso gol, recentemente con la Next Generation) argentino anche lui, di mestiere “metodista“ . Ma non appena, dopo il Mondiale, Paredes finirà di farsi licazzisua e ritroverà una condizione accettabile, Fagioli finirà in panchina e il ragazzino di Brambilla al massimo continuerà ad allenarsi con la prima squadra.
La più grande menzogna che sta circolando è quella che Allegri abbia lanciato i giovani. Allegri li ha messi in campo per disperazione. Non fosse stato falcidiato dagli infortuni, i vari Fagioli, Miretti, Soulè, Illing, il campo non l'avrebbero visto. Lo sta vedendo Kean : perché Vlahovic sembra abbia la pubalgia. E anche lui ci sta andando con i piedi di piombo per non giocarsi la partecipazione al mondiale. Ma la Juventus, di mezza incollatura in mezza incollatura, ora ha recuperato il terzo posto in classifica , che vale la quarta posizione per l'accesso alla Champion's. E se prima della sosta riuscirà a battere a Torino la Lazio, volerà là dove era (recentemente) impensabile potesse arrivare. E poiché Allegri è un uomo fortunato, non escludo stravolgimenti (anche sorprendenti) dopo il Mondiale, alla ripresa del campionato. Occhio. Non ho scritto “scudetto“ . Sarei un demente. Ma ho i capelli grigi e ho visto, nel corso della mia esperienza calcistica cose che “voi umani, eccetera, eccetera“ .
Due cose ancora. La prima. “La Repubblica” ha sistematicamente notizie che altri organi di informazione non hanno, Il giornale diretto da Molinari fa parte della galassia Elkann. A pensar male di fa peccato, spiegava il senatore Andreotti, “ma quasi sempre ci si azzecca“. Tarlo sempre più presente: c'è un “corvo“ alla Juventus? Una manina che foraggia la procura? Pare che la procura abbia trovato le carte (nero su bianco) di una contabilità “parallela“ a favore dei procuratori di calciatori minorenni. Attività proibita, non consentita dalla legge. Di roba del genere ne esce ormai una ogni quattro giorni. E quindi delle due, l'una. O la procura di Torino è nelle mani di un “tifoso“ (anche i magistrati lo sono ) e ai danni della Juventus è in atto una mostruosa persecuzione. Oppure alla Juventus sono degli imbecilli che lasciano a disposizione della prima perquisizione le tracce di comportamenti discutibili e opachi .
La seconda: l'arroganza del Var è diventata intollerabile. Così non è più calcio. L'invadenza petulante del mezzo tecnologico stravolge le gare. Le allunga a dismisura. Strozza nella gola dei tifosi le esultanze. Anche a doverlo seguire per ragioni di lavoro, una certa ripugnanza ti prende nel vedere come chi arbitra si comporta in campo. Perché? Ma perché la categoria ha la coda di paglia. Beccata a sbagliare mai che ammetta un errore. E allora continua a sbagliare. Con protervia sempre maggiore . Del resto il calcio in generale è diventato protervo. Si giocherà tra poco il mondiale in Qatar. Dove l'omosessualità è considerata una “malattia mentale“ . Da un ministro di quel Paese. E sapete cosa ha fatto il prode Infantino , presidente della Fifa (gemello dei Ceferin e dei Gravina)? Ha diramato una circolare, nella quale si invitano quanti parteciperanno al mondiale a evitare comportamenti che possano ledere la sensibilità del paese che i mondiali ospita“ . Tradotto: niente manifestazioni per ricordare i 7000 operai morti duranti i lavori di costruzione degli stadi. Nessun distintivo arcobaleno. Che nessuno si inginocchi prima di inizio partita per solidarietà alle donne iraniane massacrate per volontà dei preti di quel paese. Infantino ( ufficialmente non ha ancora deciso ) l'Iran lo farà partecipare ai mondiale. Perché i diritti civili e gli ideali sono una cosa. Ma il denaro, i petrodollari ( in questo caso ) sono cosa assai diversa. E a Infantino, direbbe il defunto Helenio Herrera “ghe gusta el dinero“ .Mucho .