Vucinic a Gazzetta: "E' presto per lanciare proclami i campionati non si vincono in autunno. A Torino bene da subito"

07.10.2011 09:30 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Fonte: gazzetta dello sport, stefano boldrini
Vucinic a Gazzetta: "E' presto per lanciare proclami i campionati non si vincono in autunno. A Torino bene da subito"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' l'uomo del momento, vista la sua prestazione scintillante con il Milan, dove è stato capace da solo di impegnare Thiago Silva e Nesta. Dal ritiro della nazionale montenegrina che sta preparando la difficile sfida con l'Inghilterra, arrivano le parole dello juventino Mirko Vucinic, raccolte da "La Gazzetta dello Sport". L'attaccante bianconero è temuto e rispettato dagli inglesi, che lo hanno anche corteggiato: non a caso la scorsa estate era stato vicinissimo ad un trasferimento in Premier League. Tottenham, Arsenal e Blackburn avevano provato a prenderlo, ma alla fine Mirko ha scelto la Juventus:  "E' vero, c'era qualche discorso in piedi con le squadre inglesi, ma sono contento di essere rimasto in Italia. Nel vostro Paese mi trovo benissimo e non ho problemi di lingua. A Torino mi sono ambientato subito: casa in centro, bella città, dimensione giusta. Sono soddisfatto".
Vucinic si sofferma sul momento bianconero e sulla corsa scudetto: "Si parla di scudetto? Speriamo. La squadra è forte e può arrivare lontano, ma è presto per lanciare proclami. I campionati non si vincono in autunno, ma al termine di una lunga corsa. Le milanesi arrancano? Io non credo alla crisi delle milanesi. Prima o poi torneranno in alto. Restano gli avversari più pericolosi. E poi c'è il Napoli, pericolosissimo".
L'attaccante montenegrino spende poi belle parole per la sua ex squadra: "A Roma ho lasciato un pezzo di cuore. Ho trascorso cinque anni affascinanti ed intensi".
Vucinic parla quindi della sua Nazionale, incredibilmente in corsa per la fase finale dell'europeo 2012 in Polonia ed Ucraina. Un traguardo storico, anche se - come riporta la rosea -  Mirko è già nella storia del calcio del suo Paese: è il miglior bomber di sempre (11 reti) e firmò, il 24 marzo 2007 contro l'Ungheria, la prima rete in assoluto della neonata rappresentativa, la più giovane d'Europa. "Se la gara con l'Inghilterra è la più importante della mia carriera in nazionale? La più importante resterà sempre quella dell'esordio del Montenegro - spiega Vucinic -. Quel giorno ebbi l'onore di firmare la prima rete della storia della mia Nazionale. La sfida a distanza con Rooney? Rooney è fortissimo, uno dei migliori al mondo, ma se non gli arrivano i palloni, non può fare gol. La tattica perfetta è questa: bloccare l'Inghilterra a centrocampo ed evitare che entri in gioco Rooney. Affronteremo questa gara con orgoglio. Non abbiamo avuto paura della guerra, possiamo avere paura di una partita di calcio?"

Insomma, speriamo che la nazionale restituisca un Vucinic carico e pronto a guidare la Juventus anche a Verona, trasferta molto difficile.