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TJ - ALLEGRI in conferenza: "Oggi era la classica partita sporca che i ragazzi sono stati bravi a portare a casa. Favoriti contro l'Inter? Assolutamente no"

01.04.2023 23:29 di Camillo Demichelis Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato all'Allianz Stadium
LIVE TJ - ALLEGRI in conferenza: "Oggi era la classica partita sporca che i ragazzi sono stati bravi a portare a casa. Favoriti contro l'Inter? Assolutamente no"
TuttoJuve.com
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Massimiliano Allegri ha parlato al termine della gara contro il Verona. TuttoJuve.com ha seguito l'evento in diretta: 

Si poteva rischiare qualcosa in più questa sera?

"Succedono queste cose soprattutto dopo la sosta. Era una partita complicata contro il Verona che è una squadra ben organizzata che ha avuto due occasioni importanti ad inizio partita. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio poi purtroppo ci siamo fermati di nuovo, poi i ragazzi sono stati bravi, era la classica partita sporca che i ragazzi sono stati bravi a portare a casa".

Un giudizio sulla prova di Barrenechea?

"Stasera ha giocato in un ruolo inedito dove ha fatto delle cose buone e altre meno. Nel secondo tempo avevo bisogno di un giocatore che si inserisse di più come Miretti, ma sono contento di Enzo".

Come mai è andato via prima? Un giudizio sulla classifica?

"Mancavano 30 secondi e i ragazzi sapevano di poter far meglio soprattutto negli ultimi dieci minuti, senza avere fretta di trovare anche il secondo gol. Oggi era importante vincere, le partite dopo la sosta non sono mai semplici per nessuno. Abbiamo scherzato col fuoco ma questo fa parte del gioco. Vincere non è mai semplice, poi ora i ritmi, nel finale di stagione sono diversi e serve essere compatti perché mancano le forze e giochi ogni tre giorni. Milik è tornato oggi e non giocava da due mesi, Vlahovic e Di Maria sono rientrati dalla nazionale. La squadra però ha fatto una partita tosta, aveva voglia di portare a casa la vittoria. La classifica scritta dice 44 punti, quella sul campo 59. Che sono 9 più dell'Inter, 7 aspettando la Lazio, momentaneamente 11 più del Milan e della Roma e Atalanta”.

Cosa c'è dietro alla crescita di Gatti?

"Le qualità del ragazzo. Ci vuole un po' di calma con i ragazzi, è capitato anche a Miretti e Fagioli di avere un periodo un po' così, fa parte della crescita dei giocatori. Lo stesso discorso vale per Iling, Soulé anche ha avuto un momento di difficoltà e invece a Milano contro l'Inter ha fatto una bella partita. Il valore dei giocatori non cambia in una singola partita. L'esempio lampante è Rabiot che a 27 anni ha raggiunto il suo equilibrio, maturità e crescita che ti permettono di fare una stagione del genere. Gatti magari avrà bisogno di un anno per farlo, ma lui è uno che vuole arrivarci presto".

Siete favoriti nella doppia sfida contro l'Inter?

"Assolutamento no, non siamo favoriti è una sfida da 50/50. L’Inter è una squadra forte, la Coppa Italia ha poi una storia a sé. Dobbiamo fare due grandi partite ed essere anche un pizzico fortunati per andare in finale".

Kean ha raccolto meno rispetto a quello che ci si aspettava?

“Non scordiamoci che Kean ha fatto già 5-6 campionati avendo solo 23 anni. Quest’anno è cresciuto molto e sono contento di quello che sta facendo lui”.

Domanda TJ - Quanto è mancato Rabiot questa sera?

“Non possiamo pensare che i giocatori facciano 50 partite. Questa sera hanno fatto bene Locatelli, Fagioli, Miretti e anche Barrenechea tutti quelli che hanno giocato. Sono contento anche perché dei 4 centrocampisti che hanno giocato tre erano 2001, 2001 e 2003”.

Si è parlato poco della parata finale di Szczesny...

“Questa squadra può giocare bene o male ma ha cuore e vuole arrivare ad ottenere certi risultati e si deve lavorare tutti i giorni per crescere e migliorare. Tek è un portier di livello europeo, la Juventus ha tre portieri di sicura affidabilità. Anche Pinsoglio da quando è arrivato è cresciuto tantissimo. Perin è diventato un portiere di livello alto, da squadra importante e infatti gioca nella Juventus. Considero lui e Szczesny due grandi portieri”.

Termina la conferenza stampa di Massimiliano Allegri