IL SIMBOLO
La Juventus difficilmente andrà in Champions, serve un suicidio di Napoli e Milan al momento non ipotizzabile o difficilmente attuabile, ma se ci dovesse andare grazie ad un miracolo, il merito sarebbe tutto di Juan Cuadrado. Il colombiano è diventato l'uomo decisivo della Juventus in questa stagione, come assist, come giocate, ieri come gol.
Nella gara decisiva contro l'Inter, in pratica ha fatto tutto lui, dal bellissimo gol allo scadere del primo tempo, al conquistarsi il rigore decisivo in dieci contro undici andando poi a realizzarlo. Una partita di sostanza, corsa, dribbling e determinazione, da campione, da numero uno, da simbolo di questa squadra. Meriterebbe la fascia da capitano per lo spirito, la voglia, la determinazione che riesce a trasmettere nei momenti di difficoltà.
Era mancato all'andata e Frabotta era andato in panico, ci fosse stato lui all'andata o in qualche altra partita ora parleremmo di una stagione ben diversa, piuttosto che una in cui i bianconeri dovranno aspettare improbabili favori altrui.
Servirebbero più Cuadrado, qualcuno lo pensa e noi siamo totalmente d'accordo, un calciatore capace di lottare su tutti i palloni, di segnalare, di fare assist, di fare dribbling, con corsa, spigliatezza, fantasia ed un pizzico di follia.
Se la Juventus oggi è in corsa lo deve a lui, più di Ronaldo, ieri utile ma non indispensabile come invece è stato l'ex giocatore del Chelsea, autore di una stagione a dir poco e eccezionale.
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