Ibrahimovic: "Scudetti Juve vinti sul campo"

Con l'Inter Zlatan Ibrahimovic ha vinto 3 scudetti tra il 2006 e il 2009 ma non è riuscito a conquistare l'agognata Champions. Ora lo svedese è pronto a sfidare il suo passato con la maglia rossonera: "Quando giocavo li' era un progetto per il futuro, adesso si puo' dire che e' pronto, e' definitivo - spiega ai microfoni di Sky Sport l'attaccante milanista -. Per questo hanno vinto quello che hanno vinto l'anno passato. e' una squadra a livello top, forte. Avevano tanto potenziale, adesso stanno andando bene. Adesso, e' una squadra avversaria. Gioco per il Milan e faccio tutto per il Milan. Loro sono avversari. Faro' di tutto per battere l'Inter, e' normale. Quando vinci i trofei che vuoi vincere, hai un grande ricordo. Ero andato all'Inter per vincere e ho vinto. Ricordo brutti? Quando perdevi la Champions League, la Coppa Italia, quello che non riuscivi a vincere. Ci sono ancora tanti anni e spero di vincere tutto quello che si puo' vincere'.
Nella scorsa stagione l'Inter e' diventata campione d'Europa senza Ibra. "Perche' con me non c'e' riuscita? 'Perche' non era la squadra che oggi e'. Oggi e' piu' compatta, quando ero li' non era cosi' compatta, non era forte come lo e' oggi. La Champions è un incubo? No, io dormo perfettamente perche' sono contento di quello che ho fatto e che ho vinto. La Champions League e' una bella cosa ma non e' una cosa che sto cercando di vincere a tutti i costi. Se vinci, vinci. Se non vinci, non fa niente perche' sono contentissimo di quello che ho fatto in questi 10 anni e spero di continuare cosi' per altri 4-5 anni. Ho fatto tre anni all'Inter, in totale cinque anni in Italia, ho vinto quello che potevo vincere. Poi, quando arrivi ad un certo punto, dove non hai piu' motivazioni, dove senti che non puoi crescere di piu', devi avere qualcosa di nuovo".
Ibra spiega quindi la decisione di andare al Barcellona nell'estate 2009. "Ero arrivato al limite, non potevo fare di piu'. Meglio cambiare per avere motivazioni, adrenalina. Per questo ho cambiato squadra. Poi, ho cambiato per una squadra piu' forte. Il Milan mi ha ridato il sorriso, perche' al Barcellona alla fine non ero contento per la situazione, per come stavano andando le cose. In quei momenti, e' importante trovare qualcosa che ti fa tornare il sorriso, quella voglia di giocare. Ed e' quello che mi ha dato il Milan. La rottura con Guardiola? Non so cosa e' successo. Se sapevo quale era il problema, l'avrei risolto subito.
Quando uno ha qualche problema, normalmente lo risolve. Quando non lo sai, non puoi risolverlo, e' impossibile".
Sull'accoglienza che ricevera' domenica dai tifosi nerazzurri non ha dubbi: 'Fischi? Sicuro. Ho sempre detto che i fischi mi danno motivazioni, mi danno adrenalina per fare ancora meglio e mi stimolano', dice. 'Io sono un professionista. Quando ero giovane, tifavo per l'Inter, ci ho giocato. Sono contento, perche' ho fatto tre grandi anni all'Inter. Ho giocato anche nella Juventus. Quando c'e' stata la trasferta contro la Juventus, e' stato uguale. Il mio futuro adesso e' il Milan, sono contentissimo e faccio tutto", dice.
Se dovesse segnare, esulterebbe? "Non si sa mai cosa succede. Se fai un gol, non sai quale emozione ti esce. Ma questo non e' un qualcosa di preparato: quello che succede, succede. Sono un professionista, faccio il mio lavoro. Tutti sanno che nel calcio tutto puo' succedere. Ma io gioco con un grande cuore, questo e' sicuro".
Da quando è tornato in Italia, non ha avuto contatti con il presidente nerazzurro Massimo Moratti. "Non ho parlato con lui da quando sono tornato in Italia. In bocca al lupo e mi dispiace perche' vado in campo per vincere. Secondo me -afferma- e' contento perche' ha fatto un grande affare e poi ha vinto tutto. Di tutti i giocatori che ha comprato, non so con quanti ha fatto lo stesso affare quando li ha venduti. Questo pero' e' passato e per me lui resta una grande persona, con un grande cuore, fa di tutto per l'Inter, lo ha fatto per tanti anni e adesso tutti lo stanno ripagando'.'Credo tanto nel Milan e so che questa squadra e' da scudetto, ma anche da Champions. Non sono sorpreso dal fatto di essere primi, perche' la squadra sta lavorando bene. Non abbiamo fortuna in qualche partita, ma l'importante e' trovare l'equilibrio in squadra, per trovare la strada giusta, il ritmo giusto, per vincere. Io credo nella mia squadra, credo in tutti i giocatori, nell'allenatore. Poi, nel club tutti hanno esperienza nel vincere grandi trofei. Non manca niente".
Oltra a parlare del passato all'Inter parla anche di quello alla Juventus: "Io ho vinto due scudetti come altri giocatori della Juventus. Anche quando ero all’Inter il primo anno, ho sempre detto di aver vinto quei due scudetti sul campo. Ho lavorato tanto per vincere quei due scudetti e tutti i giocatori della Juventus di quelle due stagioni li meritano".