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Rampulla su Tudor: "Voto 8.5, ha dimostrato di saperci fare. Scudetto? Con due o tre innesti di spessore e lo zoccolo duro italiano puoi ridurre gap con Napoli e Inter"

28.05.2025 18:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Rampulla su Tudor: "Voto 8.5, ha dimostrato di saperci fare. Scudetto? Con due o tre innesti di spessore e lo zoccolo duro italiano puoi ridurre gap con Napoli e Inter"
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

"Questo è un momento in cui si stanno facendo delle valutazioni e credo che verranno prese le giuste decisioni per migliorare la stagione successiva. Tutte le società, non solo la Juve, fanno dei cambiamenti e cercano sempre di fare del loro meglio". Ci risponde così Michelangelo Rampulla, ex calciatore e allenatore dei portieri bianconero, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com definisce come "normale" il momento attraversato dalla Juventus. Specificandoci di voler parlare solo di campo, ha analizzato gli ultimi avvicendamenti e non solo:

E' stata una stagione davvero difficile da interpretare, piena di bassi e con un finale al cardiopalma a Venezia. Qual è il tuo giudizio a riguardo?

"Stagione particolare, hanno cambiato allenatore in corsa e molte cose progettate non sono andate come dovevano. Ci sono stati dei problemi, ma alla fine conta il risultato che è stato ottenuto. Penso che, ad inizio stagione, considerassero importante il traguardo Champions".

Però hanno speso 200mln sul mercato e l'anno prima avevano raggiunto lo stesso traguardo non investendo quasi niente. Non pensi che invece le aspettative specialmente della proprietà fossero altre?

"Credo di sì, questo non lo so. Però nel calcio non vince chi spende di più, l'equazione non è mai del tutto corretta. Le scelte, seppur costose, non hanno pagato. Può capitare".

Che voto diamo a Igor per il finale di stagione?

"Direi 8.5, un voto piuttosto alto per un allenatore che ha dimostrato di saperci fare. Non era facile riuscire a centrare l'obiettivo in una condizione di lavoro non molto semplice. E' stato molto bravo".

Chi è stato invece il migliore dei calciatori? A chi diamo questo titolo?

"Preferisco sempre parlare del collettivo e non del singolo, la squadra ha avuto delle difficoltà e poi è arrivata al quarto posto. Senza fare nomi, il gruppo è stato bravo a ricompattarsi nel momento negativo".

Il nome provo a fartelo e lo associo ad un'immagine, ovvero quella di Manuel Locatelli che si incarica di battere il rigore decisivo e lo trasforma.

"Locatelli non è un ragazzo esibizionista e sotto i riflettori, è un calciatore di sostanza e con questo gesto ha voluto rispondere coi fatti. Ha dimostrato carattere, senza fare troppe chiacchiere".

Di Gregorio è stato all'altezza dell'eredità di Szczesny?

"Ha fatto un buon campionato, la Juve ha sempre avuto dei buoni portieri e lui si è dimostrato all'altezza".

La Juve del futuro con quanti innesti può ridurre il gap da Napoli e Inter?

"Per me due o tre innesti di un certo spessore, fermo restando che ci sono ancora i prestiti in ballo. Una squadra che vuole lottare per lo scudetto deve avere due attaccanti di spessore li davanti, oltre ai sostituti all'altezza dei titolari. E devi avere almeno 4 o 5 giocatori italiani di livello, in modo così da riformare lo zoccolo duro che in passato alla Juve di vincere".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.