Cosmi elogia il "suo" Cuadrado: "A Lecce non avevo dubbi sulla sua esplosione. La Juve può giocare con il tridente. Sul match con il Genoa..."

Riguardo all'imminente Genoa-Juventus e al momento rigoglioso di Juan Cuadrado, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Serse Cosmi, tecnico del Grifone nel 2004-2005 e allenatore del colombiano al Lecce nel 2011-2012.
Partiamo da Juan Cuadrado. Contro il Barcellona Pirlo lo ha schierato esterno alto nel 4-4-2, con Danilo alle spalle. Dal suo punto di vista è il ruolo a lui più congeniale?
"Sì, Juan ha avuto una crescita pazzesca. Tatticamente è maturato un sacco. In quella posizione, con Danilo alle spalle, puoi capitalizzare al meglio la sua imprevedibilità".
Lo ha allenato a Lecce otto stagioni fa. Avrebbe scommesso che, di lì a poco, sarebbe potuto diventare punto fermo di una big?
"Certo, mai avuto dubbi su di lui. Doveva solo crescere fisicamente e maturare tatticamente, come è avvenuto. Non a caso oggi è determinante nella Juventus".
Soffermandoci sulle scelte di Pirlo contro il Barcellona: ritiene che l'undici disposto dal tecnico bresciano sia quello definitivo, da qui ad un prossimo ciclo consistente di partite?
"No, le sostituzioni del Camp Nou ci dicono che Pirlo può cambiare le carte in tavola da un momento all'altro. Piuttosto possiamo parlare di sistema di gioco: giocare stabilmente con due attaccanti come Morata e Ronaldo, in questo momento, dà maggiori garanzie alla Juve. Forse potrebbe arrivare a giocare anche a tre, provando ad inserire Dybala".
A proposito di interpreti: Arthur e McKennie risultano, al momento, insostituibili a centrocampo?
"Hanno giocato una grandissima partita al Camp Nou. Su Arthur alcuni erano scettici, ma io non avevo dubbi. Veniva dal Barcellona: un motivo se era lì c'era! Per quanto riguarda McKennie può sembrare una sorpresa, ma se la Juventus lo ha preso è perchè lo ha osservato per lungo tempo e un motivo ci sarà".
Domenica la Juve affronterà il Genoa a Marassi. Come commenti l'andamento stagionale altalenante dei liguri, conoscendo molto bene l'ambiente?
"Il problema del Genoa non sono nè gli allenatori, nè i calciatori. Purtroppo le squadre vengono continuamente smantellate e risulta difficile fare bene in queste condizioni".
In cosa i rossoblù potranno insidiare i bianconeri?
"Nel derby contro la Samp ho visto un gran Genoa, poi la squadra non è riuscita a dare continuità. Eppure non puoi nemmeno dire che i calciatori non ci sono: Scamacca è un grandissimo prospetto!".
Quali sono le sue aspettative in orbita corsa scudetto?
"Il Milan sta facendo bene, ma potrebbe avere una flessione più avanti. Sulle altre che dire: sono tutte lì! Il campionato, per come sta andando, ci dice che è difficile che una sola squadra po