Di Canio duro con la Juve: "C'è carenza di leadership, valori e qualità. Se ora manca anche la fame non resta nulla. Servono uomini di calcio in società. Su Tudor e i singoli..."

L'ex bianconero Paolo Di Canio ha analizzato il momento negativo della Juventus negli studi di Sky Sport. Tuttojuve.com ha sintetizzato il suo lungo intervento: "Il calcio è semplice, si parte dalla società. Giuntoli, che è stato l'unico uomo di calcio negli ultimi anni, che poteva costruire qualcosa, che ha scelto Motta e che ha fatto delle scelte che non sono andate bene... hanno cambiato velocemente per tanti motivi. Gli altri sono dei grandi manager, sono arrivati per cercare di limitare i danni, o diminuire i debiti di questa società. Diminuendo il monte ingaggi, vai ad acquistare dei giocatori che sono magari dei buoni talenti, ma se noi dobbiamo pensare alla Juve che deve lottare velocemenre  per la prima posizione in Italia, o attaccare quella posizione... L'anno scorso quando sono arrivati Koopmeiners e Nico Gonzalez io ascoltavo e dicevo: ma come si fa a pensare che arrivino due giocatori che hanno lottato - Nico Gonzalez - tre anni di seguito per arrivare ottavo nel campionato italiano, e Koopmeiners per arrivare al massimo quarto o quinto, e che debbano essere loro a portare la mentalità vincente agli altri dieci? C'è carenza di leadership in generale, ma anche di valori, di qualità. Siamo noi che appena vediamo qualcosa di buono.... faccio un esempio, Conceiçao, che, a parte Yildiz, che è il migliore che hanno, è quello che ha il flash, sterza e va: ma di lui diciamo, 'però se giocasse la prima', 'però se riuscisse a fare quella giocata', troppi però, nella Juve ce ne sono tanti. Per non parlare della qualità del centrocampo, che presi individualmente sono dei buoni giocatori, ma la velocità di esecuzione, la velocità di pensiero e la realizzazione di qualità del pensiero, è lontana dagli standard  di alto livello. Locatelli è un buon giocatore, ma non ha la regia, non. è il Modric che ha 40 anni, che magari si muove più lentamente, tra vorgolette, però poi fa delle giocate che le vede tre secondi prima e le realizza due secondi prima che gli altri le abbiano lette.

Poi hai David che arriva con un gol ogni due partite, in tutta la sua storia, anche con la sua Nazionale canadese, ma è un giocatore che se gli devi far fare tante cose, non è un gicoatore così evoluto che ti cambia la faccia, il volto della squadra e ti risolve le partite. E' un giocatore che deve avere 6-7 palle in verticale  e poi lui ti farà un gol ogni due partite. Bisogna accettare che questo è il livello di questo momento, del ricambio che stai facendo in questi anni, ma non potendo accettare un periodo in cui tu puoi arrivare anche quinto o sesto, vai a morderti la coda continuamente. Tudor ha portato una mentalità che aveva lui di carattere, anche come allenatore, è credibile in questo trasferimento di valori e li abbiamo visti i ragazzi, però è mancata anche questa fame, questa cattiveria che invece si era vista nelle altre partite, oltre a quella solidità mentale che non era tecnico-tattica. In tanti sono rimasti ingannati, 4 gol all'Inter, 3 gol al Dortmund, riprende tutti e si era fatta confusione. Oggi arriva un dubbio, se si perde anche quell'idea, quel furore agonistico, quella fame, poi lo vedremo nelle prossime partite, non resta proprio nulla. E la colpa a cascata è della società e dello staff tecnico, è evidente. Ma ricordiamoci una cosa: dalla società e dallo staff tecnico, cosa è mancato in questi anni? Uomini di calcio e italiani, o che hanno masticato il calcio italiano per anni. Il Milan vince l'ultimo scudetto con una società straniera, ma c'erano i Maldini. L'Inter ha Zanetti vicepresidente, Marotta è diventato presidente  e a cascata lo staff tecnico".(sintesi a cura della nostra redazione. Riproduzione del virgolettato consentita solo previa citazione della fonte Tuttojuve.com).