ESCLUSIVA TJ - Josè Altafini: "Il trittico Napoli-Palermo-Lazio dirà la verità. Umiliante un impiego part-time per Del Piero"

02.11.2011 15:30 di  Nicolò Schira   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Josè Altafini: "Il trittico Napoli-Palermo-Lazio dirà la verità. Umiliante un impiego part-time per Del Piero"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Incredibile amisci"! Approfittando della sua duplice esperienza con le maglie di Napoli e Juventus siamo riusciti ad intervistare, in esclusiva per TuttoJuve.com, il più apprezzato commentatore sportivo del momento nonchè seconda voce da un triennio per la consolle Pro Evolution Soccer ovvero l'ex attaccante di Milan, Napoli e Juve Josè Altafini che si è concesso ai nostri taccuini per una piacevole chiaccherata calcistica nella quale l'attaccante brasiliano di nascita, ma italiano d'adozione e naturalizzazione ha fatto il punto sul campionato italiano e in particolare sulla Vecchia Signora, svelandoci un gustoso retoscena riguardante la sua folgorante carriera, nella quale ha realizzato ben 216 gol in Serie A.

Domenica è in programma il big-match Napoli-Juve, che sfida si aspetta?

"Mi aspetto di assistere ad una partita molto importante, anche se non ancora decisiva per i destini del campionato".

Chi vede favorita?

"Ritengo avvantaggiata la Juve; infatti sul Napoli peseranno molto le fatiche di Champions League. Inoltre in caso di risultato negativo a Monaco di Baviera potrebbe esserci anche un contraccolpo psicologico".

La Juventus di Conte è da Scudetto?

"Per adesso la classifica dice di sì. Sembra esserci un duello Milan-Juventus per il primo posto, però aspetterei...".

Quando si potrà capire meglio le reali ambizioni dei bianconeri?

"Credo che sarà decisivo il trittico Napoli-Palermo-Lazio. Le prossime tre gare rappresentano l'esame definitivo per questa Juve: in caso di risultati brillanti e positivi, allora i bianconeri potranno davvero ambire al tricolore".

Che ricordi ha dell'esperienza al Napoli?

"Ho splendidi ricordi dell'avventura con Vinicio. Praticavamo un calcio spettacolare e ricordo che addirittura vincemmo cinque o sei a due contro la Juve una volta".

Invece in bianconero per lei fu coniata addirittura la definizione di giocatore all'Altafini, ovvero in grado di essere decisivo a partita in corso?

"Non mi ci faccia ripensare. Mi arrabbio ancora oggi a ripensarci. Molti si ricordano di me, per la definizione di giocatori all'Altafini invece che per i 216 gol, che ho realizzato in Serie A nella mia carriera e per i trofei che ho vinto".

Proprio Del Piero nelle ultime settimane è stato accostato a lei...

"Ho letto e mi lasci dire una cosa: credo che sia ingeneroso e pure umiliante per un campione del calibro di Del Piero essere considerato un giocatore da ultimi minuti così come era stato irrispettoso ai tempi per il sottoscritto".