ESCLUSIVA TJ - Federico Casotti: "Primavera, stasera Roma favorita. Gouano merita una chance in Prima squadra. Il futuro? Servono le squadre B"

In esclusiva per TuttoJuve Federico Casotti, che stasera commenterà per Sportitalia (diretta alle 20.30) la finale di Coppa Italia Primavera fra Roma e Juventus ci introduce alla sfida, dicendo anche la sua sulla situazione attuale dei giovani del calcio italiano.
Roma-Juventus, stasera secondo atto della finale. Che partita ti aspetti e chi vedi favorito?
"La Roma parte indubbiamente favorita, più per il capitale accumulato nella gara d’andata che per il fattore campo: si sa che l’impatto tra le mura amiche può essere straniante per ragazzi poco abituati al grande pubblico. Anche se in realtà tanti dei ragazzi di De Rossi hanno già debuttato in prima squadra e hanno già giocato contro la Fiorentina, in supercoppa. Prevedo un avvio deciso da parte della Juventus, che non può permettersi grossi calcoli visto il risultato dell’andata".
Credi che siano le due squadre più forti a livello giovanile nazionale?
"Sono sicuramente due tra le migliori squadre Primavera, ma credo che l’Inter sia sullo stesso livello, e Fiorentina, Lazio e Milan appena un gradino sotto. Sarà una Final eight di grande qualità".
C’è qualche giocatore che ti ha impressionato maggiormente e che ritieni pronto per la prima squadra, o eventualmente per una squadra di Serie A?

"Nella Roma ci sono giocatori che hanno già esordito in prima squadra, e mi riferisco soprattutto a Viviani, destinato a un futuro luminoso. Mi piace molto anche Ciciretti, un numero 10 che sta imparando a diventare un fantasista moderno. Nella Juventus mi sembra che Gouano sia pronto per una chance in prima squadra. Altri giocatori, come Untersee, Libertazzi, Chibsah e Spinazzola, hanno forse bisogno di un passaggio intermedio in prestito. Purchè giochino e non facciano la fine di Sorensen a Bologna".
Roma e Juve hanno due filosofie diverse: la prima punta sui prodotti di casa, la seconda ha acquistato diversi talenti da fuori Torino, se non proprio fuori Italia. Quale delle due preferisci?
"Entrambe. Dal loro mix deve nascere la filosofia che porterà, spero in tempi brevi, le grandi squadre ad avere delle formazioni B, sul modello spagnolo e tedesco. La Roma ha dalla sua un bacino d’utenza unico in Italia, e un senso di appartenenza alla maglia unico a livello giovanile. La Juventus pesca bene all’estero, ispirandosi ai grandi club inglesi, e fa bene perché ambizioni di vertice a livello europeo si mantengono iniziando a pescare all’estero i migliori under-20".
Come giudichi il livello Primavera del calcio italiano?
"Complessivamente buono, anche se non ci sono molti giocatori che spiccano in maniera inequivocabile, come succedeva magari in altre annate. L’abbassamento dell’età limite è stata una buona cosa, ma ora come ora il rischio è si crei un limbo di 2-3 anni in cui i ventenni non possono giocare nel Primavera e… non trovano spazio nelle prime squadre. Ribadisco: la creazione delle squadre-B deve essere una priorità per aiutare il calcio italiano a crescere".