L’”INTRUSO”- SARRI HA CAPITO E VUOLE PIANGERE ...

18.04.2020 11:21 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
L’”INTRUSO”- SARRI HA CAPITO E VUOLE PIANGERE ...

Maurizio Sarri ha capito, è entrato nel mondo Juve con tutte le difficoltà possibili, quella di dover non solo vincere ancora, con una squadra che vince da otto incredibili stagioni, ma vincere con il bel gioco, cosa assolutamente non semplice e non banale. Oltre a questo ha dovuto superare lo scetticismo iniziale che era dato dal fatto di una provenienza da un ambiente non vicino ai colori bianconeri.

Ci ha messo poco, però a capire che a Torino devi solo vincere e conta solo quello, ma soprattutto che la Juventus o ci entri dentro e te ne innamori, oppure la vedi sempre come l’avversario e sportivamente la vedi come un nemico. Sarri ieri lo ha detto chiaramente, un odio ed un amore unico: “ Noi siamo circondati da amore in qualsiasi posto di Italia ma anche da odio. Questa è una cosa che capisci solo quando vivi la Juve.".

Il mister bianconero ha capito come si sta dentro alla Juve e come certe situazioni vadano capite bene prima di criticarle, ma soprattutto come la gente sia pronta ad accusare anche quando le le situazioni sono ben diverse: "Noi siamo quelli sempre favoriti dagli arbitri, poi guardi i numeri e capisci che le cose vanno in un'altra direzione. Personalmente sono stato fischiato a Napoli dove sono nato e ho dato tutto, se non ho vinto è perché sono scarso ma io ho dato tutto quello che avevo. A Torino i tifosi della Fiorentina hanno fatto cori insultando mia madre e questo ti fa capire quanto odio c'è nei confronti di questa squadra. Quando vedi l'odio esterno ti attacchi all'interno e ti innamori della realtà. Se diventi gobbo lo diventi anche perché sei sempre attaccato dall'esterno. Va detto anche che in qualsiasi parte d'Italia abbiamo grandissimo affetto"

GLI AUGURIAMO DI PIANGERE -  a Maurizio Sarri auguriamo di piangere, ma non per sofferenza o per una sconfitta, come a Cardiff e Berlino, ma per una vittoria,come nel 1996, lo stesso allenatore lo confessa: "Ho pianto più per sofferenza visto che ho vinto poco a questi livelli. Mai pubblicamente però a volte mi sono trovato da solo in casa con le lacrime".

Gli auguriamo di vincere e cominciare a rimpinguare la bacheca da quest'anno, i prossimi mesi saranno decisivi.

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