IL SANTO DELLA DOMENICA - TRA SOGNI E REALTA' LA JUVE CHE VORREI. UNA JUVE A "MUSO DURO"

Difficile sognare, e allora diventa bello immaginare e mettere in piedi la Juventus che vorrei. Prima di passare ai nomi, credo sia fondamentale mettere nero su bianco le caratteristiche. Si perché vorrei una Juventus a “ muso duro” contro ogni squadra, capace di gettare in campo cuore grinta e cattiveria. Vorrei una Juventus di carattere, senza “ fantasmi” o volti pallidi che si aggirano per il campo. Vorrei una Juventus affamata, formata da uomini e giocatori, rigorosamente in questo ordine. Lo dico perché non potendoci più permettere i Cristiano Ronaldo, sono e saranno le caratteristiche anche umane a fare la differenza. Vorrei vedere una Juventus senza mal di pancia, sia dai calciatori che hanno 5 anni di contratto, sia da quelli in scadenza. Vorrei vedere per la prima volta, dopo le illusioni dello scorso anno, mettere il noi al posto dell’io, da parte di tutti dirigenti in primis. Vorrei una Juventus capace di ripagare l’amore dei tifosi, sempre in prima linea nonostante tutto. Vorrei una Juventus degna storia e della maglia che indossa. Perché si può anche non vincere, ma bisogna sempre provarci e giocare fino alla fine. Come vedere abbiamo elencato tutto, o quasi, quello che è mancato lo scorso anno.
Capisco il desiderio e la voglia del popolo bianconero di tornare a primeggiare, soprattutto in un periodo in cui chi fino a ieri rappresentava il contorno e di fatto il nulla, si sente padrone del tutto. Ma su una cosa posso rassicurarvi. L’anonimato tornerà per chi è abituato a starci le nuvole torneranno sopra la testa di chi le ha sempre avute mentre il sole splenderà nuovamente dalle parti di Torino. Non sappiamo il tempo che ci vorrà, ma per questo dobbiamo provare ad essere un blocco unico, una squadra e una tifoseria a “ muso duro” Poi ci sonio gli interpreti. Per agevolare il lavoro di Tudor servirebbe una squadra di maggior livello. E se per la difesa più o meno ci siamo, dove si deve lavorare sono i reparti mediani l’attacco. In mezzo mi piacerebbe vedere un uomo d’ordine che possa impostare senza sentirsi il pallone scottare tra i piedi. Il sogno era Tonali, l’alternativa importante Xhaka, la realtà passa o da un rilancio di Luiz o da un colpo a sorpresa. Ma attenzione anche qui l’appello va a Tudor. Non si fossilizzi su un modulo, magari il passaggio a tre potrebbe rappresentare una buonissima alternativa e chissà la soluzione. Servono anche esterni capaci di spingere, se si giocherà con la difesa e tre, o di far bene le due fasi in caso di passaggio a 4. Lucas Vasquez a zero sarebbe un upgrade importante. E poi il nodo dolente al momento. L’attacco. Tra troppi anni la Juve non riesce a superare il muro dei 60 gol. Ottimo l’innesto di David ma serve altro.
Se Kolo non resterà, troppi a mio modo di vedere i 50 milioni chiesti dal Psg, Comolli dovrà lavorare sodo per trovare un giocatore da doppia cifra. Caratteristiche? Mi spiace sia andato Retegui, un mio vecchio pallino, nessun rimpianto invece per Lucca. Mi piacerebbe vedere alla Juve una prima punta vera, capace di legare il gioco ma soprattutto freddo sotto porta. Lavoro per Comolli non ne manca. Ma la cosa più importante sarà tornare a vedere una squadra che lotta, una squadra con il sangue agli occhi, una squadra a “ muso duro”