IL SANTO DELLA DOMENICA - SFOGO DI UN TIFOSO E GIORNALISTA INC..AVOLATO DOPO QUANTO VISTO SABATO IN CAMPO E FUORI

Mi concedete per una volta la libertà, o la possibilità, di appoggiare sulla scrivania il mio tesserino da giornalista professionista e scrivere questo pezzo come un semplice tifoso ( quale alla fine mi sento di essere). Si perché immagino la voglia di salire in macchina, o pullman, chi di pomeriggio, chi di notte, alla volta di Verona. Il tutto con sacrificio economico, sosta nel ristorante a 5 stelle che ormai è diventato l’autogrill, dove un panino con una semplice fetta di prosciutto arriva a costare 10 euro, prezzo del biglietto, il lasciare a casa mogli fidanzate e figli. Il tutto per l’amore smisurato e incondizionato per la nostra Juventus. Canto in curva, sventolo le bandiere, vedo la mia squadra passare in vantaggio, fino al momento in cui un signore, assieme ai suo amici al Var decidono di diventare protagonisti e cancellare ogni sforzo, ogni sacrificio, ogni regola. Prima con un calcio di rigore ridicolo, con addirittura l’errore nella comunicazione urbi et orbi, e poi con la mancata espulsione del giocatore del Verona Orban che incurante di ogni cosa decide di sferrare una gomitata a Gatti. Tutto normale vero? Tutto normale anche per chi, per amore e non certo per la qualità del servizio che viene offerto, decide di “ regalare soldi” alle piattaforme televisive.
Ma poi ci raccontano che il prodotto va salvaguardato, che il problema è la pirateria, da condannare sia chiaro, e nell’immaginario collettivo la Juve ruba. Caro Rapuano, adesso retrocesso in serie B come dire, a quel punto i danni valli a combinare li, caro Rocchi, caro Gravina, ma state scherzando o è tutto serio? Poi per carità la Juve nella ripresa, e qui mi rimetto in tasca la tessera da giornalista, ci ha messo del suo, e mi dispiace dirlo ma Tudor deve crescere e imparare a leggere meglio le partite perché nonostante gli orrori di cui sopra, il secondo tempo non è stato gestito bene a partire dai cambi. E poi questo volersi ostinare a giocare con una punta sola. Ci vorrà del tempo per cambiare i meccanismi e quanto preparato in estate, ma adesso che il reparto offensivo è stato arricchito con quantità e qualità, sarebbe forse il caso di prseentare una Juventus maggiormente coraggiosa.
Nulla è perduto sia chiaro anche perché poi ala fine dobbiamo sempre ricordare che i favori del pronostico sono tutti sotto il Vesuvio e gli altri possono solo essere outsider. Ma chiedere correttezza e rispetto delle regole questo deve essere alla base di tutto. E la Juve merita rispetto e non più gli orrori visti sabato sera