IL SANTO DELLA DOMENICA - MERCOLEDI ATTO FINALE DELLA STAGIONE, MA LA SOCIETA' DEVE AVERE LE IDEE GIA' CHIARE. ANCHE LA SCONFITTA DI GENOVA INSEGNA QUALCOSA..

08.05.2022 00:02 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - MERCOLEDI ATTO FINALE DELLA STAGIONE, MA LA SOCIETA' DEVE AVERE LE IDEE GIA' CHIARE. ANCHE LA SCONFITTA DI GENOVA INSEGNA QUALCOSA..
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Ci sono due modi per affrontare l’attuale momento: attaccare tutto e tutti, arrabbiarsi per la pessima figura di Genova e per le discutibili, usiamo un eufemismo, dichiarazioni pre e post partita, a cura di Pavel Nedved e Massimiliano Allegri, oppure provare a fare quadrato per l’ultima volta in stagione e attendere la sfida di mercoledi provando a spingere tutti dalla stessa parte. Sono due correnti di pensiero che spaccano il mondo juventino, ognuna delle quali si basa su solide fondamenta e giustificazioni.

La sconfitta con il Genoa dal punto di vista del campionato lascia il tempo che trova, era normale dosare le forze e risparmiare energie, ma come sempre accade c’è modo e modo di perdere. La Juve ha messo insieme per 80 minuti una gara normale, quello che ha fatto arrabbiare i tifosi è stata la folle gestione degli ultimi minuti, tra errori clamorosi e disattenzioni che quando si indossa la maglia della Juventus non possono essere tollerati.

Preoccupa poi la gestione di Vlahovic. L’attaccante serbo continua ad esser ancora avulso dal gioco della squadra. Pochissimi palloni toccati, un solo tiro in porta, e un volto, quando è stato sostituito, che non lascia presagire niente di buono. Attenzione niente di irreparabile, Vlahovic è e sarà al centro del progetto delle prossime stagioni e queste difficoltà erano anche da mettere in preventivo. La squadra, e di conseguenza l’allenatore, devono però fare di più per mettere in condizione il giocatore di incidere. I numeri parlano chiaro: ogni tre occasioni il serbo ne concretizza almeno una. Il problema oggi è che raramente queste tre occasioni arrivano. A Genova le opportunità sono passate, ci perdonerà Kean, sul piede sbagliato. Una gestione quella dell’attaccante italiano veramente preoccupante, con errori che lasciano basiti.

Ma adesso è il momento di voltare pagina, senza dimenticare nulla, e pensare a mercoledi. Ci giochiamo l’ultimo obbiettivo stagionale, il fatto di contenderlo all’Inter lo rende sicuramente più importante.

I favori del pronostico spettano agli uomini di Inzaghi, che fino adesso nei tre incroci  non hanno mai perso con la Juve. Servirà una squadra diversa, equilibrata che pensi anche a fare la partita e non soltanto a aspettare e ripartire. Mercoledi sera si traccerà un bilancio finale della stagione, anche se le idee dovrebbero essere già abbastanza chiare su cosa serve per tornare ad essere veramente competitivi. L’allenatore dovrà dare una sterzata decisa alla squadra rendendola più aggressiva e offensiva, ma la società dovrà mettere sul piatto almeno 3 / 4 giocatori di livello che permettano alla Juve di compiere il salto di qualità.