De Ligt non diventi una telenovela: ora la Juve ha fretta. Poi un big per reparto, una difesa da sistemare e uno schema da trovare

Chi scrive non molto tempo fa sosteneva che la Juventus, nel gestire la questione De Ligt, avesse tutto sommato il tempo dalla sua. Qualche settimana dopo, è cambiato molto. Anzitutto, si è capita la volontà del giocatore: andare via. Nonostante abbia in questi anni palesato grandi mezzi ma pure evidenti lacune, l'olandese ritiene lecitamente che altri progetti sportivi gli siano più congeniali. Forse non ha tutti i torti. Davanti a tale volontà, nel calcio moderno, opporsi è controproducente. Così, oggi, la Juve ha una sola strada per sistemare la faccenda e presentarsi pronta il prima possibile. Non farla diventare una telenovela.
Tirare per le lunghe la trattativa non porterebbe a nulla di utile. Il mercato dei bianconeri, oggi, gira inevitabilmente attorno all'olandese. Ha sì regalato due colpi da prima pagina come Di Maria e Pogba, ma da qui in poi tutto sarà influenzato dall'ex Ajax. Da un punto di vista tecnico - limiti o no, si parla di uno dei migliori giocatori in rosa - ed economico, visto che i soldi derivanti dalla sua cessione non sono indispensabili, ma possono cambiare l'approccio ai successivi movimenti. La clausola, oggi, è una richiesta che da Torino fanno sapendo che non sarà mai esaudita. L'obiettivo è tentare di allontanarsi il meno possibile da quota cento, con la consapevolezza che da ottanta milioni in su qualsiasi offerta inizierà a diventare irrefutabile.
Chiusa la vicenda De Ligt, alla Continassa ci sarà da rifarsi, bisognerà sfruttare quelle risorse. Almeno un big per reparto: Zaniolo, Paredes/Torreira o magari Milinkovic-Savic, un difensore top alla Koulibaly o chi per esso. Senza dimenticare che un attaccante serve e che un altro centrale per il post Chiellini sarebbe molto utile. La difesa, a questo punto, diventa un piccolo/grande punto interrogativo: a destra ci sono Cuadrado col contratto rinnovato per clausola e non per volontà con De Sciglio come riserva, a sinistra Alex Sandro e Luca Pellegrini. Aggiungiamo Cambiaso, che potrebbe partire subito in prestito, il jolly leader Danilo e poi un pacchetto centrale con qualche dubbio: Bonucci è avanti con gli anni, Rugani non sboccerà nel 2022, Gatti un'incognita per come lo gestirà Allegri. Probabilmente servirebbe un vero e proprio restyling. Quanto all'impatto generale, non è ancora chiaro quale sarà lo schema di riferimento: 4-4-2, 4-3-3, 4-2-3-1? Le star della squadra, cioè Vlahovic, Chiesa, Di Maria e Pogba, stanno bene in tutti questi moduli. A seconda dei casi e delle scelte, si capirà se il focus sul grande colpo è da individuarsi in mezzo o in avanti.