IL SANTO DELLA DOMENICA - TRA LACUNE E MARGINI DI MIGLIORAMENTO. ADESSO SI VEDRA' CHI MERITA LA JUVE

IL SANTO DELLA DOMENICA -  TRA LACUNE E MARGINI DI MIGLIORAMENTO. ADESSO SI VEDRA' CHI MERITA LA JUVE TuttoJuve.com
Oggi alle 00:01Il punto
di Alessandro Santarelli

Guardiamoci bene in faccia dritti negli occhi senza raccontarci favole: oggi la Juve è questa, una squadra con alcune fragilità evidenti, con alcune lacune evidenti e con molto lavora davanti da fare. Ecco perché ogni vittoria deve, dovrebbe, essere vista come un passo in avanti, senza illusioni e senza particolari tabelle. Con il Cagliari è servito l’ennesimo schiaffo per svegliare da un preoccupante torpore i ragazzi di Spalletti, ma l’andazzo deve cambiare perché non sempre si è in grado di reagire al pugno in faccia. Un conto è farlo con avversari del calibro di Bodo e Cagliari, un altro contro squadre decisamente più strutturate. Solo cose negative? No, perché indubbiamente ora c’è un allenatore che sa bene il fatto suo, c’è un numero dieci capace di caricarsi sulle spalle i compagni ma soprattutto ci sono, ci devono, essere margini di miglioramento in ogni angolo del campo. Non ci voleva lo stop di Dusan. Mi direte, si ma continua a segnare poco: dato inequivocabile e non certo secondario per uno che di mestiere fa l’attaccante, ma da contestualizzare in un amalgama  che deve ancora vedere la sua faccia migliore. Insomma Dusan serviva alla squadra e la sua assenza si farà sentire. Vero però che le soluzioni, sulla carta, non mancano. Ci sono David e Openda che adesso avranno più spazio, c’è la possibilità di vedere Kenan falso numero nove, ci sarà, ci auguriamo Conceicao più preciso sotto porta. Contro il Cagliari il folletto portoghese è stato il giocatore che ha tirato di più, con 7 tentativi, che si sommano a quelli in Norvegia. Cosa vuol dire? Che Chico si sta avvicinando maggiormente alla porta lasciando spesso la corsia per rientrare e puntare l’uomo andando poi alla conclusione. Armi perfette soprattutto quando devi scardinare le difese avversarie. Ci sarebbe poi anche Zhegrova, il quale però continua nella sua intermittenza fra brevi apparizioni e panchine costanti.

Adesso si entra mani e piedi in un mese se non decisivo almeno molto ma molto indicativo. Sarà un dicembre di carbone o di miele, di sole o di pioggia. Difficile trovare vie di mezzo quando in rapida successione devi affrontare Napoli Bologna e Roma. Si comincerà con la sfida sotto il Vesuvio, dove caro Luciano, sai benissimo che verrai accolto come un traditore, un pessimo uomo, un mezzo allenatore. Ma non ti devi preoccupare perché sai bene di che pasta sono fatti a quelle latitudini. Hanno un tecnico juventino ( o almeno lo è stato e un direttore super juventino) ma sanno guardare solo la pagliuzza senza osservare la trave nel loro occhio. Dovrai esser bravo, Luciano, a caricare al punto giusto la squadra cosi come fece un certo Higuain, che più veniva fischiato più si divertiva.

Servirà, in questo mese di fuoco che comprende anche Coppa Italia e Champions, non solo l’aspetto tecnico ma anche quello mentale. In queste partite non ci si potrà permettere di porgere la guancia per prendere lo schiaffo e non si potranno dare vantaggi con approccio sbagliati e sonnolenti. Ora come mai servirà la gente da Juve. Gente capace di onorare e difendere la maglia che indossa. E non solo a parole ma soprattutto con i fatti.