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Stacchini ricorda Raffaella: "Unica ed inimitabile, bisogna solo dirle grazie. E' sempre stata juventinissima, il ricordo che porterò dentro di me..."

06.07.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Stacchini ricorda Raffaella: "Unica ed inimitabile, bisogna solo dirle grazie. E' sempre stata juventinissima, il ricordo che porterò dentro di me..."

"Tutti conserveranno un bel ricordo di lei, perché Raffaella era Raffaella. Unica ed inimitabile. E' stata una grande persona, quel che ha fatto è stato sotto gli occhi di tutti. In passato c'era stata una piccola simpatia tra di noi, ma poi il rapporto è diventato di grande amicizia. Dobbiamo solo dirle grazie". E' ancora commosso Gino Stacchini, ex attaccante della Juve tra il 1955 e il 1967, che ben conosceva Raffaella Carrà. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per condividere il suo ricordo e non solo:

Come era la Raffaella che hai conosciuto tanti anni fa?

"Era agli inizi della sua carriera, frequentava le accademie migliori di canto e di danza. Raffaella spesso trascorreva le vacanze a Bellaria ed io lì ero di casa in quanto avevo una pensioncina di famiglia, per cui ci incontravamo d'estate e abbiamo fatto un bel pezzo di strada insieme. Lei poi è cresciuta, è andata in America ed ha iniziato a frequentare i grandi di allora. Ha dedicato anima e corpo alla sua professione".

Era già juventina all'epoca?

"Sì, era già juventinissima. Lei era nata a Bologna, ma un po' come tutti in Emilia Romagna aveva la grande passione per i colori bianconeri".

Quale ricordo porterai per sempre dentro di te?

"Sicuramente la grandissima simpatia che manifestava in ogni occasione, era adorata e amata dal pubblico di ogni età. La sua era una tenacia fuori dal comune, oltre alla sua bravura più che innata negli spettacoli che faceva. Solo applausi e complimenti per lei. Eravamo due ragazzini che vivevamo il presente in attesa di un futuro tutto da scrivere".

Quale sarà il futuro da scrivere, invece, per la vostra Juve?

"La Juve dovrebbe rinnovarsi, basta ciliegine su una ossatura che non esiste più. Il modello da cui trarre ispirazione è quello del Milan, che ha deciso di affidarsi ai giovani vogliosi che vogliono vincere ed arrivare. E' da rifare il ciclo".

Si ringrazia Gino Stacchini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.