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Serena sul derby d'Italia: "Partita da tripla, Juve pragmatica ma l'Inter non sarà votata all'attacco. Chiesa? Diventerà punta e segnerà ancora più gol"

22.10.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Serena sul derby d'Italia: "Partita da tripla, Juve pragmatica ma l'Inter non sarà votata all'attacco. Chiesa? Diventerà punta e segnerà ancora più gol"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex del derby d'Italia, Aldo Serena, per parlare approfonditamente di Inter-Juventus di domenica sera e non solo:

A che tipo di partita assisteremo? Quale è la tua opinione in merito?

"Questo è un incontro che riserva sempre alti contenuti tecnici, fisici ed anche emotivi. Ciò che non è mai venuto a mancare, anche se a volte non è stata bellissima da vedere, è lo spettacolo, perché sono sempre state sfide combattute. I due allenatori hanno portato pragmatismo, specialmente la Juventus che è più organizzata dal punto di vista difensivo ed è meno frivola. Con Inzaghi, invece, l'Inter è più votata all'attacco, ma non credo giocherà come con lo Sheriff. Me l'aspetto più equilibrata, per questo cercherà di non concedere spazi agli avversari".

E' difficile far gol a questa Juventus? Nel mese di ottobre non ha subito gol nelle sfide disputate.

"C'è da dire che i gol subiti a settembre sono avvenuti per errori personali. Il ritorno al sano pragmatismo, che non vuole essere una critica nei confronti di Allegri, è stato fatto per avere una squadra più solida e cinica, anche per ritrovare quelle che erano le componenti che l'hanno sempre contraddistinta come la voglia di non mollare mai, di chiudere tutti gli spazi all'avversaria e di provare a far gol con la grande qualità a disposizione".

C'è sempre grande dibattito legato al gioco della Juve, ma il ritorno di Dybala lo potrebbe migliorare? Che ne pensi?

"Penso che questo sia un discorso da legare anche al centrocampo. Disporsi a tre, a mio modo di vedere, riesce a garantire alla Juve più equilibrio e protezione, anche i difensori rendono in maniera migliore. Aspettando il ritorno di Dybala, che si può inserire tranquillamente in questo contesto, ad oggi il punto di riferimento dell'attacco è Chiesa. Paulo deve giocare tra le linee di difesa, non molto in avanti, in modo da reperire con la sua qualità il pallone ed esser utile con gol/assist per l'economia della squadra".

Passando all'avversario, come è cambiata l'Inter rispetto all'anno scorso?

"Rispetto alla passata stagione, riesce ad avere con più facilità le occasioni ma al contrario gli avversari riescono ad approfittare degli spazi lasciati vuoti. E a campo aperto, giocatori esperti come Skriniar, de Vrij, Bastoni e anche Di Marco vanno in difficoltà. Questi sono difensori molto forti se coperti, altrimenti rischiano di non proteggere a sufficienza la propria retroguardia. Però le definitive valutazioni dovranno esser fatte più avanti".

C'è un dato, poi, che balza all'occhio: l'Inter ha segnato quasi il doppio dei gol della Juventus. Mai c'era stata tutta questa differenza.

"E' vero, ma la Juve doveva ricostruire un atteggiamento e un meccanismo di salvaguardia della propria porta. Allegri ha lavorato in tal senso, i risultati si vedono. L'idea era chiara da parte della dirigenza, ovvero di ritrovare compattezza e solidità con un allenatore storico dell'ambiente bianconero. Per questo ad oggi è normale avere questi numeri. L'Inter, al contrario di Conte, come dicevo accompagna l'azione offensiva con tanti giocatori".

Bisogna credere alla rimonta della Juve? Rispetto al 2015, i punti ottenuti all'ottava giornata sono di più.

"Sei anni fa c'erano meno squadre, oggi invece tutti possono portare via dei punti preziosi. Se ci fosse il deserto tra Napoli e Juventus sarebbe ancor più difficile, poi i partenopei non credo riusciranno a vincerle tutte. La squadra di Spalletti ha trovato un grande equilibrio, Osimhen poi è davvero bravo a mettere in difficoltà chiunque. Però fino ad oggi ha incontrato solo una pretendente al titolo, vedremo un po' come andrà a finire".

In genere era lo scontro tra Ronaldo e Lukaku, oggi invece quali giocatori ti aspetti di più?

"Direi Chiesa da una parte per la convinzione con cui gioca, per me col tempo potrebbe spostarsi più centralmente e avere così più occasioni per tirare in porta. Federico in questa posizione potrebbe incidere di più, per questo me lo aspetterò più punta e più in alto nella classifica cannonieri. E dall'altra penso a Dzeko, che si è ambientato bene, esperto e molto intelligente, la cui età è un punto di domanda e questo un po' lo condizionerebbe sotto il punto di vista della continuità. D'altronde c'è anche Lautaro, che lotta e garantisce grande pericolosità lì davanti".

E' difficile fare un pronostico?

"Sì, perchè sono rimasto legato ad entrambe le squadre. Per me è una partita da tripla".

Si ringrazia Aldo Serena per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.