Mazzia difende Motta: "Juve non da scudetto, ma le critiche a lui sono ingiuste. Parliamo più di Gatti, Vlahovic ha le stesse pecche dell'anno scorso..."
"C'è solo da avere un pochino di pazienza, in quattro e quattr'otto non si può sperare di amalgamare un gruppo composto da molti volti nuovi. Motta ha una bella gatta da pelare, ma è la persona giusta per riuscirci". Pensieri e parole di Bruno Mazzia, ex giocatore bianconero dal 1959 al 1962 e dal 1964 al 1966), che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com parla degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:
Come lo stai vedendo Motta?
"Non sono d'accordo con una parte di tifosi e di stampa che lo sta criticando, non capisco perché già tutte queste aspettative alla quarta giornata di campionato. Siamo a settembre, non a febbraio. E Roma non è stata costruita in un giorno. Calma".
Dai nuovi volti, invece, sei rimasto colpito da qualcuno in particolare?
"Stanno cercando di inserirsi nei nuovi schemi, alcuni di loro non sono ancora in grande condizione e bisogna solo aspettarli. Già col Psv sarà un'altra partita, sicuramente non verranno a Torino a limitare gli spazi. Non credo che giocheranno in difesa. Però visto che parliamo di individualità, permettimi di spendere una parola su chi davvero mi ha colpito".
Prego.
"Vorrei si parlasse di più di Federico Gatti, che sta meritando la fascia di capitano. Sta mostrando una grande personalità, doti da leader e la crescita è stata piuttosto esponenziale negli ultimi tempi. E' veramente bravo".
Ritornando al match di domani, già in precedenza accennato, credi che la Juve riuscirà già a mostrare un gioco diverso?
"Non riesco a prevedere certe cose, sappiamo che gli olandesi sono una buona squadra e dovremo mettercela tutta per far bene. Si giocherà allo 'Stadium' e il pubblico sarà quello delle grandi occasioni, per cui la Juventus potrà contare su un aiuto in più".
Cosa pensi del fatto che Vlahovic sia rimasto a secco sia con la Roma e l'Empoli?
"Lo sto rivedendo con le stesse pecche, purtroppo in queste ultime due partite non è riuscito a nasconderle. Non mi sembra molto adatto al gioco di squadra, è un attaccante che dovrebbe stare più vicino alla porta in modo da finalizzare l'azione. C'è anche da dire che i compagni devono giocare in maniera diversa per lui, in modo da permettergli di fare la differenza con il suo buon fisico e il suo fiuto per il gol. Se non dovesse succedere, allora inizierei a prendere in considerazione l'idea di cederlo".
In campionato, invece, la Juve potrebbe risolvere i suoi attuali problemi e cercare di strappare concretamente lo scettro di comando all'Inter?
"Per adesso non è da scudetto, si sta attrezzando pian piano e nei prossimi campionati potrebbe dir la sua. Oggi no, è troppo difficile".
Si ringrazia Bruno Mazzia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.