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Bonatti esalta Miretti: "Gol nel suo repertorio, può segnarne più di 10 a stagione. Soulé? Può esser protagonista nella Juve del futuro. Su Iling Jr e Barrenechea..."

07.11.2023 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Bonatti esalta Miretti: "Gol nel suo repertorio, può segnarne più di 10 a stagione. Soulé? Può esser protagonista nella Juve del futuro. Su Iling Jr e Barrenechea..."
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex tecnico della Primavera bianconera, Andrea Bonatti, per parlare approfonditamente dei suoi pupilli che stanno facendo bene nel calcio dei grandi e non solo:

La copertina non può che esser dedicata a Fabio Miretti e al gol vittoria preziosissimo realizzato contro la Fiorentina.

"Dicevo che gli mancava solo il gol, ma poi lui è un ragazzo che può segnare parecchio in una stagione. E' nel suo repertorio. La sorpresa era che non fossero ancora arrivati, per me quello di Firenze sarà solo il primo di tanti".

Riusciamo a quantificarli? Quanti gol arriveranno?

"Più di 10 gol, sicuro. Fabio è capace di segnare in molti modi, da questo punto di vista è completo".

E i complimenti sono arrivati da un monumento come Claudio Marchisio, non uno qualunque. Lo hai interpretato come un passaggio di testimone?

"E' la cosa più semplice da pensare, onestamente. Stiamo parlando di un ragazzo cresciuto nella Juve che si è espresso a livelli altissimi, quindi ci può stare questa somiglianza. Resto convinto che le caratteristiche siano un po' diverse, perché Marchisio era abile nell'inserimento al contrario di Fabio a cui piace palleggiare un po' di più. Di uguale c'è la stessa attitudine offensiva, ora toccherà a lui dimostrare quel che vale".

Parlando di ruolo, meglio vederlo come mezz'ala o in una posizione un po' più offensiva?

"Dipende sempre dalle caratteristiche dei compagni con cui gioca: se deve far la mezz'ala in mezzo a molti giocatori offensivi diventa limitato, al contrario nel 3-5-2 con meno compagni propensi ad attaccare può esprimere di più la sua qualità offensivo. Io l'ho sempre visto come un centrocampista avanzato, poi è talmente intelligente da leggere le situazioni di campo che può giocare ovunque sia a destra che a sinistra".

Iling Jr non lo vediamo da quasi due mesi in campo. Riuscirà, da qui a gennaio, ad avere un'altra chance per mostrare tutto il suo valore?

"Mi dispiace che non stia trovando spazio, ci saranno sicuramente dei motivi validi, ma a volte per i giovani è normale avere dei passaggi del genere: ci sono momenti in cui giocano e segnano, altri in cui ci si chiede dove siano finiti. L'allenatore ha il polso della situazione, lui è un ragazzo serio e arriverà una chance molto presto. Ruolo? Per me è un esterno alto da 4-4-2, poi i numeri nel calcio moderno contan poco". 

Lo manderesti in prestito a gennaio, nel caso si presentasse questa opportunità?

"Ci sono tanti aspetti da dover considerare, uno di questi è se per caso dovesse arrivare un'offerta importante per Kostic o uno in quel ruolo. Poi c'è da capire quali possono essere i livelli caratteriale del giocatore, ad esempio un ragazzo come Mati ha deciso di andar fuori per non giocare di meno.  Questo è stato il pensiero della Juve, sicuramente ci sarà stato lo stesso ragionamento anche per Miretti ma ora siamo qui a commentare la sua prima gioia con questa maglia. Samuel è uno potente, son convinto che arriverà presto il suo momento".

Hai citato Soulé, stai rivedendo lo stesso ragazzo che incantava in U19?

"Le qualità le vedevo io, ma in realtà si accorgono tutti del valore di un ragazzo quando è forte. I giovani sono sempre un punto di domanda, perché ci sono diversi step da superare e non è semplice comprendere se possono oltrepassare o meno l'asticella. Potenzialmente è un top, ora sta dimostrando di esserlo. Spero che la stessa crescita possa esserci per De Winter, così come per Barrenechea".

Soulé, nel momento in cui tornerà alla Juve dalla prossima stagione, sarà titolare? Che ne pensi?

"Il presupposto è che per far parte della rosa della Juventus devi essere un titolare, la competitività è alta e ci sono almeno 25/30 titolari in un top club. Mati è in possesso di tutte le potenzialità per essere protagonista, poi ci sono i livelli e mi auguro che dimostri di essere al top".

Nell'ambiente si percepì di aver preso il possibile erede di Dybala, o sbaglio?

"E' un bel peso, quello. Dybala arrivò alla Juve non subito, fece un po' di fatica in B e poi riuscì ad affermarsi in A col Palermo. Non è facile esser impattante nell'immediato in un top club, a me sorprende chi ci riesce. E si possono contare sulle punta delle dita: Musiala, 2003, del Bayern, e Zaire-Emery, 2006, del Psg. Mati, crescendo ancora di più, può fare anche la mezz'ala nel 3-5-2. Poi penso che sia molto bello poter descrivere i ragazzi costruiti in casa con degli investimenti economici e con lungimiranza nella programmazione, affiancandogli persone nel loro percorso reputate quelle corrette. E mi riferisco a tutto lo staff, non solo agli allenatori. Se noi prendiamo come riferimento l'Ajax, il cui livello di prima squadra non è equiparabile, oggi parliamo di un modello che negli ultimi anni ha dato dei frutti da elogiare".

Dove può arrivare Barrenechea?

"Quel ragazzo ha tanto sotto tutti i punti di vista, poi rientrare così dopo una lesione al crociato a quell'età non è semplice. Juventus è stata brava ad accompagnarlo nel percorso giusto, questo deve essere più e più volte sottolineato. La fortuna dei giocatori è avere un club che ha competenze e possibilità di aiutare, quella della società è di poter sistemare i bilanci e far crescere chi è in possesso di qualità".

Si ringrazia Andrea Bonatti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.