Palazzi pronto a sentire Bergamo, De Santis e Moratti

Come annunciato nei giorni scorsi, finalmente Stefano Palazzi ha rotto gli indugi ed è pronto a iniziare le indagini su quelle 187 telefonate sfuggite nel 2006. Nel mirino ci sono le conversazioni con Bergamo fatte da Moratti e Facchetti (ma parlare con i designatori non era di per sè un reato, anche se questo non fu ricordato in piena Calciopoli), ma soprattutto le chiamate intercorse tra l'allora presidente nerazzurro e De Santis: all'epoca dei fatti, così come ai giorni nostri, era proibito avere contatti con gli arbitri. Le prime persone chiamate a comparire davanti al Procuratore Federale dovrebbero pertanto essere Bergamo, De Santis e Moratti.

Il vero pericolo resta la prescrizione dei reati, ma se dovesse essere appurata la reiterata violazione dell'articolo 1 della Giustizia Sportiva, si potrebbe decidere per la revoca dello scudetto assegnato a tavolino ai nerazzurri. Di certo, Palazzi dovrà fare piena luce su tutte quelle figure del mondo arbitrale che sono ancora in attività e che, come pare risultare dalle intercettazioni "dimenticate", ebbero diretti contatti con l'ex addetto agli arbitri del Milan, Meani. Il popolo bianconero attende con impazienza.