Due nodi da sciogliere a centrocampo per la Juventus: quale futuro per Rabiot e McKennie?

La costruzione della nuova Juventus partirà da centrocampo ed è per questo che i bianconeri, ormai da tempo, seguono Teun Koopmeiners, olandese dell'Atalanta che però costa circa 60 milioni di euro e piace molto pure all'estero. Sarà difficilissimo accontentare le richieste della Dea. Giuntoli però adesso è concentrato sulla situazione in casa propria perché ci sono specialmente due nodi da sciogliere.

Il primo è Adrien Rabiot, che ha il contratto in scadenza a giugno. Il centrocampista ha promesso alla società di comunicare la propria scelta prima di partire per l'Europeo. La Vecchia Signora vorrebbe spalmargli l'ingaggio da 7,5 milioni a stagione, rinnovando il suo accordo di ulteriori due anni. Il Manchester United insiste, Allegri non c'è più, ma l'arrivo di Thiago Motta, con cui ha giocato al PSG, potrebbe farlo tornare sui suoi passi.

Infine c'è il tema Weston McKennie. In estate sembrava fuori dal progetto dopo il prestito al Leeds, ma poi si è reso protagonista di un'ottima annata. Non c'è l'urgenza che c'è per il francese perché la sua intesa terminerà nel 2025, ma all'orizzonte è previsto un nuovo incontro tra le parti perché il texano desidererebbe uno stipendio più alto dei 2,5 milioni di euro annui percepiti attualmente. Senza accordo, non è da escludere l'addio, con la Premier League alla finestra. A riportarlo è il Corriere dello Sport.