Udinese-Juve, il doppio ex Alessandro Orlando: "Sarà una gara combattuta e divertente"

"E’ preoccupante la situazione della retroguardia juventina, una difesa con elementi della Nazionale non dovrebbe commettere certi errori. Le responsabilità però sono di tutti, non di unico reparto".
17.09.2010 18:30 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Fonte: Udinese.it
Udinese-Juve, il doppio ex Alessandro Orlando: "Sarà una gara combattuta e divertente"

Terzino sinistro dinamico e grintoso. Un palmares invidiabile con una Champions League e due scudetti in bacheca. Un friulano “doc” nonchè ex giocatore di Udinese e Juventus: stiamo parlando di Alessandro Orlando. Il difensore, nato a Udine nel ’70, ha indossato il bianconero dell’Udinese in quattro occasioni distinte: dall’87 all’89, dal 90 al 91, dal 92 al 93 e dal 96 al 98 per un totale di 84 gettoni. Il bianconero di Torino, invece, in sole 13 occasioni nella stagione 94-95, quella del primo scudetto dell’era Lippi.

E’ passata molta acqua sotto i ponti. La Juventus ha cominciato lì un ciclo vincente che poi si è chiuso con “Calciopoli” oltre 10 anni dopo. Come sta la Juventus di oggi?
“Da quanto vedo e leggo è una squadra con qualche problema. E’ un cantiere aperto dove c’è tanto ancora da lavorare. Non è facile ottenere risultati immediati. Osservando la situazione dall’esterno sembra che ci siano state alcune incomprensioni sul mercato”.

Dopo tre anni l’Udinese ha cambiato guida tecnica affidandosi all’esperienza e alla bravura di Francesco Guidolin. Nonostante lo zero nel colonna dei punti, nelle prime due giornate l’Udinese si è dimostrata una squadra capace di giocare un calcio rapido e disinvolto anche al cospetto della squadra campione d’Europa.
“Sono sicuro che non si sia ancora vista le vera Udinese di Francesco Guidolin. Purtroppo i ragazzi commettono errori ormai cronici. Le palle inattive sono un problema ricorrente che creano sempre scompiglio in area di rigore. C’è da lavorare e non è semplice in un reparto colpito dagli infortuni. Per domenica prevedo una gara combattuta e divertente”.

Nelle ultime due uscite la Juventus ha realizzato 6 reti subendone altrettante. Vedi nella difesa il punto debole della Vecchia Signora?
“E’ preoccupante la situazione della retroguardia juventina, una difesa con elementi della Nazionale non dovrebbe commettere certi errori. Anche nella partita di coppa di ieri sera i ragazzi di Del Neri sono andati in grande difficoltà. Non è neppure giusto dare colpe ad un unico reparto, alla fine tra campo e panchina sono 18 gli elementi che formano un gruppo. Le responsabilità sono di tutti”.

Domenica al “Friuli” sarà la sfida degli ex. A Torino si sono ritrovati quattro friulani di adozione (Quagliarella, Pepe, Iaquinta, Motta) sotto la guida di un friulano di nascita (Gigi Del Neri). Quali emozioni hai provato incontrando l’Udinese da avversario?
“Ho giocato contro la mia ex squadra quando ero a Milano. Si prova una sensazione particolare all’inizio, ma poi col trascorrere dei minuti ti scivola via e fai del tuo meglio per far vincere la tua squadra”.

Ti è dispiaciuto lasciare l’Udinese nel suo momento più bello?
“Per un friulano come me sarebbe stato motivo di orgoglio ancor maggiore di quello che è stato. Ho partecipato all’inizio del ciclo vincente dell’Udinese di Zaccheroni con la conquista della prima qualificazione in Uefa e le prime trasferte in Europa. Poi purtroppo sono mancati i presupposti per continuare insieme”.

Qual è il ricordo più bello che conservi della tua esperienza in bianconero?
“Sicuramente lo spareggio per la permanenza in Serie “A” vinto a Bologna contro il Brescia per 3 a 1”.

Che emozione hai provato nel cucirti il tricolore sul petto con la maglia della Juventus?
“E’ stato bello, è innegabile. Ho avuto la fortuna di vincere molto nella mia carriera, anche una Champions League, ma ho spesso fatto il comprimario. La gioia più grande in assoluto l’ho provata quel giorno al “Dall’Ara” di Bologna dove realizzai anche la rete del vantaggio. Ero un protagonista di quell’Udinese”.