Troise (Corriere Mezzogiorno): "Allegri il preferito di De Laurentiis negli ultimi dieci anni. Ma ci sono due parole che fanno distanza"

18.05.2021 23:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Troise (Corriere Mezzogiorno): "Allegri il preferito di De Laurentiis negli ultimi dieci anni. Ma ci sono due parole che fanno distanza"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il giornalista del Corriere del Mezzogiorno Ciro Troise è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“Il nuovo allenatore del Napoli? Non ho mai creduto alla narrazione del ridimensionamento con Juric ed Italiano, è qualcosa che accade tutti gli anni: è un momento economico difficile per il calcio, ma il Napoli ha i conti in ordine ed ha riserve a bilancio nonostante alcuni ‘rossi’ negli ultimi anni.

In caso di offerte importanti qualche big potrebbe partire, c’è una buona base di partenza formata da Meret, Fabian, Lozano ed Osimhen.

Allenatore? Scelta autolesionista strappare la continuità attuale con Gattuso. Non è da furbi cambiare chi non riesce ad andare oltre il secondo-terzo anno: Mazzarri fu l’eccezione a fare quasi quattro anni, il cammino fatto dal Napoli nelle ultime quindici partite deve far riflettere sul lavoro fatto da Gattuso nel cementare il gruppo. Quando ha ritrovato i calciatori chiave, la squadra ha fatto vedere cosa sa fare.

Mazzarri in passato aveva l’ambizione di andare altrove, Benitez andò al Real Madrid, Sarri negli ultimi mesi metabolizzò l’idea di andare via. Da anni mi chiedo: perchè solo a gennaio 2018 il Napoli trattò il rinnovo di Sarri?

Gattuso è stato scaricato a gennaio, il rinnovo era sottoscritto e discusso nei dettagli, poi è stato abbandonato. La frattura dopo Verona non è stata più ricomposta, come se De Laurentiis avesse metabolizzato e tornato all’idea di Gattuso come uomo di transizione. Nel 2020 si pensava a Juric, dopo Rrahmani dovevano arrivare anche Kumbulla e Amrabat.

Gattuso se ne è fatto una ragione, ha metabolizzato la situazione e magari sta anche contando i giorni dalla separazione: non è stato però lui il primo a pensare all’addio, anzi stava per rinnovare.

La squadra? Non credo cambierà qualcosa, anche se potrebbero fare qualcosa: probabilmente un addio formale di Gattuso alla squadra non c’è stato. Penso qualcosa possa accadere, in caso di qualificazione Champions sarebbe un gesto importante: gli allenatori però li decidono i presidenti, non gli spogliatoi che possono compattarsi come accaduto con Gattuso o spaccarsi come accadde con Ancelotti.

Allegri? Penso sia il preferito di De Laurentiis negli ultimi dieci anni, è l’allenatore che ha sempre voluto. Ma ci sono due parole che fanno distanza: Real Madrid. E ciò rende molto complicato il da farsi: in casa Juventus bisogna capire la questione dirigenziale, l’Inter solo se andasse via Conte. Il Real Madrid è il piano A di Allegri, e se ci sarà l’occasione non la perderà di nuovo. Se poi il Real andasse su Raul o tornasse Zidane, non potremmo escludere Allegri quale allenatore del Napoli.

Con Spalletti ci sono stati contatti, rappresenta ancora il nome più probabile: è stato fatto un lavoro anche su Galtier, poi c’è Simone Inzaghi ma tra De Laurentiis e Lotito c’è un forte rapporto e solo in caso di rottura si approfondirebbe il discorso”