TREZEGUET: "Domenech mi fa pietà e rabbia"

Molti tifosi lo rimpiangono per il suo passato da goleador e il suo attaccamento alla causa bianconera; probabilmente David Trezeguet (33) avrebbe trovato un posto in prima squadra molto spesso anche quest'anno. I cross di Milos Krasic lo avrebbero reso molte volte felice, lui che è forse il miglior bomber d'area piccola di tutti i tempi e che ora sta facendo felici i tifosi dell'Hercules di Alicante (3 gol in 5 partite). Per lui i supporters bianconeri si sono detti pronti ad organizzargli una partita, una festa d'addio ai colori bianconeri. Ma se c'è qualcosa (o meglio qualcuno) che non rende affatto felice Trezegol, quello porta sicuramente il nome di Raymond Domenech, ex ct della nazionale francese; per quest'ultimo Trezeguet sicuramente non preparerebbe una festa (più plausibile pensare che gli farebbe la festa), come si capisce dalle pagine del giornale francese So Foot: "Quando è diventato allenatore della Nazionale Maggiore, è cambiato. Prima, aveva dei principi ed era molto più calmo. Ci sono allenatori che sanno gestire i media ed altri che non lo sanno fare: Domenech appartiene alla seconda categoria, sono sicuro che amava vedere le sue foto e le sue parole sui giornali. Ha voluto mettersi in mostra, ma è scivolato - continua David Trezeguet - ed ora il calcio francese sta soffrendo per colpa sua.
Non so nemmeno cosa pensare di lui, probabilmente pietà. Ho anche rabbia, di sicuro, ho dovuto lasciare la Nazionale perché non ero adatto per Domenech. Non sono una persona che ama i conflitti, così ho preferito prendere l'iniziativa, piuttosto che sopportare il personaggio che lui aveva creato. Nella mia carriera, ho avuto allenatori di altissimo livello come Tigana, Jacquet, Capello, Lippi e poi ho avuto Domenech. Dopo aver conosciuto i più grandi, è difficile accettare le scelte di chi non ha mai vinto qualcosa". Insomma l'ex bomber bianconero si è tolto parecchi sassolini dalla scarpa; facile pensare che adesso gli riesca ancor meglio segnare gol, il suo mestiere. Motivo in più per far crescere la nostalgia dei tifosi bianconeri.