Silver Mele (Sportitalia): "Il Napoli può sperare nello Scudetto. In Europa la Juve non può permettersi il turn over"

Era proprio quello che intendeva Walter Mazzarri: il suo Napoli, smarrito nella calda camomilla di Catania, è così che può fare la differenza, ritornando deflagrante quando il ritmo diviene tambureggiante e l'azione corale esalta la generosità di undici combattenti. Messe così le cose, il 3-0 rifilato alla Lazio pretenziosa di Petkovic è il manifesto del Napoli che non intende accontentarsi di semplici ed abusate etichette: perchè per vincere con il calcio totale cui aspira il livornese servono i numeri di grandi campioni come Hamsik, sempre più padrone della manovra e Cavani, famelico nel rimpianto per il poker mancato dal dischetto, ma anche una fase "operaia" che devasti l'avversario con il sacrificio. Teoria che applicata fa della difesa un blocco granitico, grazie anche all'elasticità dei movimenti di Inler e Behrami, cerniera svizzera sempre pronta al raddoppio di marcatura, e dei due esterni Maggio e Zuniga, vincitori a mani basse dei duelli sulle fasce. La gara perfetta porta in dote al Napoli il primato parziale, a braccetto con la Juventus, e una doppia certezza: la prima estende di fatto i confini dei titolarissimi dal momento che Insigne e Vargas saranno armi letali per sparigliare le carte, consentendo a Mazzarri una variazione tattica importantissima per un attacco già esplosivo.
La seconda è innegabile come la scelta effettuata nella gerarchia degli obbiettivi stagionali e che alla fine potrebbe arridere agli azzurri in chiave scudetto: l'ampio turn over degli impegni europei è un lusso che la Juventus proprio non può permettersi in Champions, opzione ricacciata dalla Lazio che non intende risparmiare i suoi uomini migliori nella coppa del giovedì. Ad ogni modo la premessa per poter coltivare un sogno rimane ben salda nelle parole e nella carica di Walter Mazzarri che da sempre lo va ripetendo: per vincere sarà necessario rasentare la perfezione e ricacciare la tentazione dello specchio che ammalia chi è bello. Quindi l'equilibrio, che dovrà essere proprio di tutti: d'altronde, potrebbe bastare la lezione degli ultimi tre giorni di campionato dai quali è emerso che lo scudetto non è già assegnato, come invece si recitava dopo Catania, che il percorso ad ostacoli è ancora lunghissimo, pertanto tutt'altro che scontato.